È partita in questi giorni la campagna di promozione istituzionale “La Liguria è un’altra cosa”, voluta dalla Regione per dare un segnale dopo gli eventi che hanno colpito il territorio nel 2018 – il crollo del Morandi e la mareggiata di fine ottobre – compromettendone l’immagine internazionale.
«Abbiamo investito risorse e creatività in questa campagna − ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti − Sarà presente nei principali punti di ingresso dei turisti in Italia. Sarà anche sui principali giornali internazionali, come Financial Times e Figaro, perché è diretta agli opinion maker d’Europa per far arrivare il messaggio che la Liguria è un’altra cosa, non solo le immagini da cartolina che tutti conoscono ma anche il primo sistema portuale del mediterraneo, è innovazione tecnologica, cultura, agroalimentare, arte: è un complesso di tanti aspetti diversi e offre tante opportunità. Nonostante le molte difficoltà attraversate l’anno scorso, la Liguria è una regione viva e vitale, pronta ad accogliere imprese e turisti».
La campagna si sviluppa nei principali scali aeroportuali internazionali del Paese, ovvero Malpensa, Linate e Fiumicino, oltre all’aeroporto di Genova e al terminal dedicato ai voli per l’Italia dello Charles De Gaulle di Parigi. Ventinove grandi immagini della Liguria in tre lingue (italiano, inglese e francese) occuperanno per due mesi tutti gli spazi di maggior afflusso degli scali, con un pubblico potenziale stimato di 12 milioni di passeggeri. Ad accompagnare questa azione, due pagine di pubblicità su “The Financial Times” e “Le Figaro”, oltre ai principali quotidiani italiani fra cui “Il Sole 24 ore” e “il Corriere della Sera”.
«Una campagna pubblicitaria non è solo turismo – ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci – Questa è indirizzata a colpire i tre filoni strategici che abbiamo individuato, turismo, industria e tecnologia, porto e logistica. È inserita dunque in una strategia di marketing territoriale complessivo che sviluppiamo attraverso tanti strumenti, ma queste immagini rimangono nella memoria meglio di altre cose. Oggi sia nel nostro aeroporto sia negli altri sono presenti le immagini di Genova e della Liguria: è un grande passo in avanti che ci porta a stare tra i grandi competitor».
Diversamente dalle classiche campagne di promozione dedicate al grande pubblico, in questo caso l’obiettivo è quello di intercettare gli opinion maker mostrando una Liguria lontana dal cliché da cartolina delle vacanze estive, una regione moderna che esiste e lavora, fatta di tecnologia, crociere, divertimento, sport e buon cibo. Le foto sono state scelte dopo una manifestazione di interesse aperta a tutti, dai fotografi professionisti agli instagramer, fra le oltre 1.300 che sono arrivate. Le foto selezionate saranno visibili da oggi fino a domenica 10 marzo nel cortile maggiore di Palazzo Ducale.
«Un tempo la nostra regione − ha ricordato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti − aveva precise caratterizzazioni: parlare di Liguria nei primi anni del secolo voleva dire parlare di industria e di porto, poi con il dopoguerra è iniziato il periodo delle riviere. È giunto il momento di riprendere coscienza delle nostre capacità, declinate a tutte le trasformazioni dell’era moderna. Anziché di industria pesante, parliamo di industria high-tech, anziché di velieri, parliamo di grandi traffici crocieristici e di enormi navi porta container. Questa campagna ha l’obiettivo di rafforzare e rinnovare il concetto di brand awareness, ossia quella coscienza e riconoscibilità immediata e istintiva della nostra terra, incentrata in un quasi unico connubio tra qualità della vita, arte, bellezze naturali e avanguardia tecnologica industriale».
A condurre la campagna, finanziata con 700 mila euro di Fondi Por Fesr della misura 3.4.1 legati all’internazionalizzazione, è la società in-house Liguria International. Altri 36 mila euro per la visibilità sui quotidiani italiani provengono dai fondi per la comunicazione del Por Fesr. «La campagna di comunicazione istituzionale di Regione Liguria vuole essere un volano per la ripresa della nostra regione dopo i fatti negativi del 2018, considerando anche una congiuntura economica non positiva in tutta Europa. Il bacino di utenza della durata della campagna sarà di circa 12 milioni di persone di quasi tutte le nazionalità», ha commentato il presidente di Liguria International Ivan Pitto.