Condivisione con le categorie e le parti sociali, seguendo un percorso differenziato rispetto a quello del gruppo “di testa” di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che dovrebbe arrivare a una sintesi intorno al 15 febbraio. Poi, a marzo, le richieste di Regione Liguria arriveranno a Roma. Procede così l’iter per l’elaborazione della richiesta per l’autonomia amministrativa e legislativa della Liguria. Proprio ieri l’ultimo incontro tra le parti, erano presenti il presidente della Regione Giovanni Toti, la vicepresidente Sonia Viale, i capigruppo del consiglio regionale, i rappresentanti di sindacati, associazioni di categoria, camere di commercio e autorità portuali.
Spiega Toti: «Siamo passati da una fase di enunciazione di principio a un piano operativo per l’autonomia differenziata che tratteremo con il governo e il ministero degli Affari regionali. Cerchiamo la massima condivisione con le categorie e le parti sociali. Rispetto al pacchetto più corposo delle regioni di testa, noi ci limiteremo a quattro macroaree che sono però di primaria importanza per la nostra regione: infrastrutture e portualità, ambiente, salute, scuola e lavoro. Se la trattativa con le regioni di testa andrà bene, porteremo le nostre richiesta a Roma a marzo, tra tre o quattro settimane. Non vogliamo scrivere un libro dei sogni, vogliamo trovare una strada praticabile e concreta per l’autonomia: meno burocrazia e una politica più vicina ai cittadini».
«L’obiettivo ultimo della richiesta di autonomia − aggiunge Viale − è quello di poter incidere in modo positivo e concreto sulla vita delle persone, per esempio sotto il profilo del miglioramento dei servizi o dello snellimento delle procedure, e quindi dei tempi, della burocrazia. Chiedere maggiore autonomia non significa meno rigore, meno verifiche o controlli ma significa una forte assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini. La prossima settimana saranno avviati i tavoli tecnici tematici di confronto non solo con i rappresentanti delle parti sociali ma anche delle amministrazioni locali e di tutte le forze politiche, con l’auspicio che ciascuno possa dare il proprio contributo, anche per iscritto, per poter arrivare all’elaborazione di un documento finale condiviso che Regione presenterà ufficialmente al governo per l’avvio della trattativa».
I tavoli tematici con le parti sociali, i capigruppo del consiglio regionale e i sindaci avranno luogo il 14, 15, 20 e 21 febbraio.