L’andamento positivo di Wall Street ha spinto le Borse europee che hanno chiuso in rialzo, tranne Milano (-0,09%), in ribasso frazionale a causa dell’effetto cedole. Sette società del listino milanese (Unicredit, Stellantis, Mediolanum, Ferrari, Prysmian, Iveco e Campari) hanno staccato cedole per complessivi 7,3 miliardi di euro. Madrid segna +0,72%, Francoforte +0,41%, Parigi +0,56%, Londra +0,64%. Spread Btp/Bund sui 117 punti (variazione -0,51%, rendimento Btp 10 anni +3,61%, rendimento Bund 10 anni +2,44%).
A Piazza Affari in coda Prysmian (-3,31%), tra lo stacco di una cedola pari a 0,8 euro per azione e il taglio al target di prezzo da parte di alcuni analisti. In testa Telecom (+2,29%), Italgas (+2,23%) e Terna (+2,11%) in in una seduta positiva per le utility, Inwit (+2,19%) con la conferma dei vertici e l’avvio del buyback per complessivi 400 milioni di euro.
L’euro incrocia il dollaro a 1,1479, ai massimi da tre anni. L’oro, scambia a 3.412,8 dollari nel contratto spot, sostenuto dall’attuale contesto di incertezza.
In rialzo i prezzi del petrolio, con il Wti a 63,8 dollari al barile (+2,4%), mentre cala il gas naturale a 34 euro al megawattora (-4,6%).