Per i contribuenti genovesi colpiti dal crollo di ponte Morandi non ci sarà alcuna proroga a fine anno per la sospensione delle tasse: è una delle tante misure saltate nel “decretone” (contenente le norme su quota 100 e reddito di cittadinanza) firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Passato da 12 a oltre 90 articoli, per un totale di quasi 900 pagine, il testo (proprio per questa natura “omnibus”) non è stato firmato fino a una sua pesante sforbiciata: la maggioranza ha accettato la decisione della presidente del Senato Elisabetta Casellati di dichiarare inammissibili 62 emendamenti su 85.
Immediate le critiche dell’opposizione: “Va ora in onda l’ennesimo pasticcio di un governo scalcinato – scrivono i parlamentari liguri di Forza Italia Roberto Cassinelli, Giorgio Mulè, Roberto Bagnasco e Manuela Gagliardi – Forse troppo concentrati sulla prima serata dedicata al “vate” Beppe Grillo su Rai 2, Conte e il suo governo hanno permesso che all’interno del Dl Semplificazioni ci finisse ogni cosa: il decreto “extra large” è l’esempio plastico di un esecutivo senza capo né coda e incline alla confusione. A danno dei fondi necessari per rinviare o, meglio, cancellare le tasse a chi opera in zona arancione dopo il crollo del ponte Morandi. L’ ennesima prova di scarsa aderenza alla realtà, la conferma del l’incapacità di un esecutivo che non sa andare oltre slogan e proclami. Serve un correttivo immediato con un decreto legge ad hoc che sani questa ferita“.
Su Twitter polemizza anche il candidato alla segreteria del Pd Maurizio Martina: “Ecco come Lega e Cinque Stelle trattano i cittadini colpiti dalla tragedia di Genova. Per loro niente proroga della sospensione delle tasse, per i condoni a Ischia invece pronti a tutto”.
A farne le spese, oltre ai contribuenti genovesi, anche gli sconti all’Rc-auto, l’applicazione della web tax (compresa la possibilità di esentare Borsa italiana), le misure sui Caf, la stretta sulle concentrazioni delle farmacie, il taglio di due consiglieri dell’Enac. Per quello che riguarda energia e ambiente, la sanatoria sulle rinnovabili e le azioni anti-xylella. Saltano anche le modifiche al codice degli appalti, il blocco ai trasferimenti per 5 anni dei neodocenti di ogni ordine e grado. Stop anche alle procedure per permettere l’accesso ai concorsi di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza anche ai medici senza specializzazione che avessero maturato 4 anni di servizio in pronto soccorso.
Rimangono invece nel decreto la cancellazione del raddoppio dell’Ires (dal 12 al 24%) a carico del no profit, lo stop di 18 mesi alle trivelle, confermata la proroga sino al 30 giugno del prestito ponte Alitalia. Confermate anche le facilitazioni per la posa della fibra per la banda ultralarga, le norme sulla rottamazione fiscale, la regionalizzazione delle concessioni idroelettriche, l’obbligo di etichettatura sull’alimentare made in Italy e gli aiuti alle vittime di Rigopiano. Via libera alle nuove regole sul noleggio con conducente.