È già arrivata la conferma ufficiale che la Regione Liguria deciderà di non utilizzare la possibilità di aumentare le accise sulla benzina, come da emendamento del governo alla legge di Stabilità.
Su Facebook Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha smentito, scrivendo: “L’emendamento del governo alla legge di Stabilità relativo alle accise non comporterà alcun aumento delle tasse in Liguria, ma semplicemente si rinnoveranno accise in vigore da anni e utilizzate a sostegno dei territori colpiti da emergenze di Protezione Civile. Non ci sarà un centesimo in più di accise, ma solo euro destinati alla lotta al dissesto idrogeologico nella nostra Regione”.
“Per il solo anno 2019 – si legge nel testo firmato da Raphael Raduzzi (M5S), relatore della legge di bilancio – la Regione Liguria ha la facoltà di rideterminare in aumento l’aliquota dell’imposta regionale di cui all’articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 21 dicembre 1990, n. 398, e successive modificazioni, in misura non eccedente i cinque centesimi al litro della misura massima consentita. All’onere derivante dal presente comma, pari a 0,61 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 55”.
Il presidente della Regione chiarisce ulteriormente, replicando anche a quanto detto dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che aveva dichiarato: «Ho appreso anche io della notizia di questo emendamento proprio ieri sera e penso che sia un emendamento cautelativo, non impositivo, perché interviene solo su responsabilità e decisione del presidente della Regione Liguria in caso di necessità».
«La Liguria ha un’accisa sui carburanti dedicata alle emergenze della Protezione civile per il maltempo e dissesto idrogeologico, questa accisa – specifica Toti – è in vigore dal 2011 e ci sarà anche il prossimo anno, perché, nonostante la volontà del governo di voler eliminare le accise, durante una telefonata con il presidente del consiglio Conte legata agli ultimi fenomeni di maltempo, abbiamo concordato che questi 7 milioni e mezzo sarebbero stati utili per far fronte a uno stato di emergenza».
Toti suggerisce per esempio di ridurre altri tipi di accise come quella dedicata al rinnovo del contratto degli Autoferrotranvieri del 1992 o alla missione italiana in Bosnia nel 1996, o alla crisi del canale di Suez del 1956. «Credo si possa partire da queste tasse per ridurre inefficienze e sprechi, non da accise appena inserite».
Il presidente della Regione però assicura che l’aumento messo come opzione nell’emendamento, non ci sarà e invita il governo a stanziare altri fondi, visto che, a fronte di circa 150 milioni di euro di danni da maltempo, per ora ne sono stati previsti 6,5.