La Borsa di Milano ha aperto in rialzo con la svolta del governo sulla manovra finanziaria. Il primo indice Ftse Mib guadagna l’1,72% a 19.037 punti, ma nei minuti successivi vola a +3% trainato dalle banche. Nessuna azione in ribasso nel listino principale, Unicredit guida i rialzi con +5,17%, seguita da Intesa Sanpaolo (+5,01%) e Ubi Banca +4,93%.
Le Borse europee hanno aperto in rialzo, in attesa del discorso del presidente della Bce, Mario Draghi: Francoforte (+1,1%), Londra (+0,85%) e Parigi (+0,72%).
Le Borse asiatiche hanno archiviato in rialzo la prima seduta della settimana. I listini sono stati spinti dal buon andamento dei settori delle costruzioni e dei trasporti, dopo l’annuncio dell’assegnazione dell’Expo 2025 alla città di Osaka. In rialzo Tokyo (+0,76%).
Sul fronte degli appuntamenti macroeconomici, previsti i dati sui nuovi mutui nel Regno Unito, l’indice Ifo in Germania e dagli Stati Uniti i dati della Fed di Chicago e di Dallas.
Si arresta il crollo del petrolio registrato nei giorni scorsi: i contratti sul greggio wti con scadenza a gennaio guadagnano 38 centesimi a 50,80 dollari al barile; il Brent ne recupera 67 e passa di mano a 59,47 dollari.
Nei cambi in rialzo le quotazioni dell’euro: la moneta unica europea passa di mano a 1,1349 sul dollaro (1,1335 venerdì dopo la chiusura di Wall street) e a 128,40 yen.
Avvio di settimana in netto calo per lo spread tra Btp e Bund che segna 291 rispetto ai 306 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 3,27%.