Via libera alla cessione di utp a Bain Capital Credit, nessuna richiesta alla Bce di deroga per la presentazione del piano di conservazione del capitale e dichiarazione ufficiale sulla valutazione emessa da Ftich: si tratta di un’analisi superata dai fatti. È quanto risulta dalla riunione odierna del cda di Banca Carige.
Il cda ha dato mandato all’amministratore delegato Fabio Innocenzi per la finalizzazione dell’accordo con Bain Capital Credit, nell’ambito della trattativa in esclusiva annunciata il 7 agosto u.s., volto alla cessione di un portafoglio di posizioni unlikely to pay (utp) fino a 400 milioni euro di gross book value che consentirà di portare l’ammontare di npe (non performing exposure) al di sotto dell’obiettivo di 4,6 miliardi di euro stabilito da Bce per fine 2018.
Secondo quanto si legge nella nota diffusa dalla banca, ferma restando la data prevista del 30 novembre 2018 per la presentazione del capital conservation plan (per la quale non è stata richiesta alcuna deroga), il cda ha dato poi mandato all’ad di predisporre un piano di azione che garantisca, indipendentemente dalle presenti condizioni di mercato, il rispetto entro fine anno anche dei parametri di overall capital requirement. Sono allo studio gli termini e modalità idonee a chiudere tale gap e la definizione delle garanzie per assicurarne comunque l’esecuzione entro il 31 dicembre 2018. Il consiglio si riunirà entro fine mese per deliberare in proposito.
La banca intende verificare tutte le modalità di turn-around operativo, valutando in una prossima riunione consiliare l’individuazione di una banca di investimento per esplorare possibili aggregazioni.
La banca sottolinea di aver concluso positivamente, nei primi giorni di insediamento del nuovo consiglio, il closing della cessione del business del Merchant Acquiring a Nexi Payments spa, di proseguire l’attività propedeutica all’operazione di cartolarizzazione assistita da garanzia statale (gacs), la cui finalizzazione è prevista entro fine anno.
Con riferimento infine al comunicato di Fitch Ratings emesso nella giornata di ieri, Banca Carige ribadisce nella nota stampa che “l’analisi si riferisce a valutazioni antecedenti agli sviluppi in tema di governance e di sostegno finanziario da parte del principale azionista successivi all’assemblea degli azionisti. A tal riguardo si ribadisce che, secondo quanto comunicato dalla banca in sede di relazione semestrale, il cet 1 ratio phased-in al 30 giugno 2018 era pari all’11,9%, superiore quindi sia al limite regolamentare del 9,625%, sia alla soglia suggerita, inclusiva della guidance, dell’11,175% e il tcr phased-in, sempre al 30 giugno 2018, si attestava al 12,0%”.