Una votazione di 6,9 per 4 voci su 5 per gli italiani, più generosi gli stranieri, che oscillano tra un 7,2 e un 7,4. Una settimana in affitto costa in media 576 euro, mentre i proprietari utilizzano le case vacanze per 155 giorni all’anno.
Sono i risultati di un’indagine dettagliata della Regione Liguria elaborata da Isnart (istituto nazionale ricerche turistiche) con l’osservatorio turistico regionale e Unioncamere, su affittuari e proprietari delle case vacanze sul territorio.
Un sondaggio fondamentale per capire meglio il turismo in Liguria, visto che le presenze nelle abitazioni private a uso turistico in Liguria incidono, durante l’estate, per l’80% sul totale dei flussi nella regione con notevoli impatti economici sul territorio.
L’indagine non poteva essere effettuata prima perché non esisteva un metodo per far emergere questo settore economico. Attualmente si contano più di 15.000 comunicazioni, che secondo la Regione sono ancora molto distanti dalla realtà. Il campione è di 2.000 turisti italiani e stranieri in vacanza in Liguria durante l’estate, e un ulteriore campione di 2.000 turisti che hanno soggiornato nelle abitazioni private di proprietà o in affitto.
Del resto la stima delle presenze (notti trascorse) nelle abitazioni private è di 61,8 milioni, con un impatto economico di 5,6 miliardi di euro dato sia dalle spese per alloggio e ristorazione sia da tutte le altre spese nei comparti economici locali. Rispetto al 2016 l’osservatorio turistico evidenzia un +13,5% di presenze nelle abitazioni private, ma un -0,3% di consumi.
Indagine sui proprietari
Possiedono abitazioni di media grandezza, che in media hanno 2,5 camere da letto (e 4,4 posti letto). La capienza supera la media sia in camere disponibili (2,8) sia in posti letto (4,7), mentre sono leggermente più piccole quelle affittate a fini turistici.
Condividono il soggiorno in media con 4,9 persone (5,3 gli italiani e 3,5 gli stranieri). Sono abitazioni che trovano il massimo utilizzo nei mesi estivi: il 67,4% dei proprietari soggiorna nell’abitazione privata nel mese di giugno, l’81,5% a luglio, l’85,6% ad agosto, il 30,1% a settembre.
Durante il resto dell’anno un proprietario su 10 soggiorna nella propria seconda casa nei mesi legati alle festività quali dicembre e gennaio o ai ponti di aprile e maggio. Soggiorni che restituiscono una media di utilizzo di 155 giorni all’anno. I proprietari delle abitazioni private spendono in media durante il soggiorno 42 euro a persona per tutti gli acquisti sul territorio. Solo il 5,2% affitta il proprio alloggio, principalmente attraverso i portali Air Bnb/Homeholiday.
Indagine tra gli affittuari
La scelta degli alloggi privati è per avere una maggiore autonomia (48,5%), e la convenienza economica (46%), le offerte on line motivano il 17,1% dei turisti, mentre le precedenti esperienze positive il 13,8%.
I canali utilizzati per la prenotazione dell’alloggio in affitto vedono ai primi posti le agenzie intermediarie (30,9%), dove a incidere in particolare sono gli stranieri (44,6%) e i siti specializzati (30,1%), il 15,7% ha prenotato
contattando direttamente il proprietario, in questo caso è il mercato interno ad incidere maggiormente (23,9%).
Il costo medio degli immobili è di 576 euro a settimana. I soggiorni durano in media sette giorni per il 63,8% dei vacanzieri in affitto, solo per il 21,5% arrivano a due settimane.
I turisti che alloggiano in abitazioni private in affitto spendono in media per il viaggio andata e ritorno 251 euro (444 gli stranieri e 48 gli italiani), mentre per tutte le altre spese effettuate sul territorio 38 euro al giorno a persona.