Sarà pubblicato a breve il bando per il concorso di idee che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sta predisponendo per onorare la memoria dei profughi ebrei partiti da porto della Spezia nel 1946 diretti in Palestina.
«Siamo consapevoli – dichiara la presidente dell’Autorità Portuale Carla Roncallo – dell’importanza che riveste per la comunità ebraica italiana e per la nostra città, la vicenda del Fede e del Fenice, partiti dalla Spezia nel 1946 con 1014 profughi ebrei alla volta della Terra Promessa. Per questo pubblicheremo a breve il bando per un concorso di idee per la realizzazione di opere artistiche che occuperanno un apposito “Spazio della Memoria”, già previsto nel progetto complessivo di riconversione d’uso del Molo Pagliari. Vogliamo valorizzare la storicità del luogo e preservarne la memoria, per questo, per la prima volta, tutti i visitatori potranno avere accesso alla marina di nuova realizzazione». Roncallo ha incaricato gli uffici di via del Molo di predisporre un bando ad hoc che uscirà entro metà maggio.
Il bando, denominato “La Spezia, Porta di Sion”, prevede la realizzazione di una scultura e di un percorso espositivo integrati da realizzare sul molo Pagliari, attualmente sottoposto a lavori in avanzato stato di realizzazione per la ricollocazione della nautica sociale oggi presente al Canaletto e a Fossamastra.
Il molo Pagliari prima dell’inizio dei lavori era in stato di degrado. I fatti del 1946 erano destinati all’oblio, ricordati solo da una piccola targa coperta di rovi in una zona interdetta al pubblico.
I lavori sul Pagliari oltre a consolidamenti strutturali prevedono la realizzazione di un percorso completamente aperto al pubblico lungo l’intero perimetro della banchina, con la possibilità di poterne apprezzare le parti storiche che ancora la caratterizzano, comei i blocchi in pietra, i mattoni in laterizio ancora presenti a rivestimento delle strutture del molo, le bitte storiche. Verrà realizzato un percorso della memoria, con immagini, documenti, ricostruzioni: una sorta di mostra permanente interamente dedicata alla vicenda, completata da una piazza della memoria da ricavarsi alla radice del molo e caratterizzata da un monumento in ricordo degli uomini e delle donne che hanno vissuto quei momenti.