Gli attori dell’intelligenza artificiale applicata alla sanità si riuniscono al Digital Tree, il primo innovation hub di Genova. L’evento “AI for Healthcare”, organizzato dallo stesso Digital Tree, è l’occasione per riflettere sullo scenario sanitario e sulle prospettive future legate ai nuovi trend tecnologici: «Il 65% degli investimenti mondiali nell’intelligenza artificiale sono nell’ambito sanitario − spiega Edoardo Carpiceci, general manager di Digital Tree − un dato che ci dimostra quanto può essere utile l’applicazione di queste tecnologie nella sanità, non solo per migliorare la vita del paziente, ma anche per ridurre e rendere più efficiente la spesa del settore».
Dal robot-infermiere che eroga le pillole, a un sistema di medicina predittiva da applicare nei casi di malattia renale cronica: nel corso della giornata sono state illustrate anche diverse esperienze concrete che sfruttano la tecnologia Microsoft per migliorare il servizio al paziente. Si tratta di idee innovative che, oltretutto, hanno messo radici in Liguria: una di queste è stata sviluppata proprio da SoftJam Innovation, padrona di casa dell’evento. «Il sistema che abbiamo sviluppato aiuta il paziente affetto da malattia renale cronica − descrive Mario Zucca, delivery director di SoftJam Innovation − Una malattia che colpisce circa il 10% della popolazione mondiale, una percentuale che in Italia si abbassa al 6% grazie al nostro stile di vita più equilibrato, ma il numero di malati resta significativo». La malattia renale cronica è asintomatica: questo significa che quando viene diagnosticata, di solito, è tardi. Nella maggior parte dei casi il paziente entra in dialisi, una terapia molto costosa e soprattutto invasiva: «Il nostro strumento − afferma Zucca − partendo essenzialmente dai dati forniti dai comuni esami del sangue, permette di diagnosticare in anticipo la malattia renale cronica e di intervenire quindi con farmaci più economici e non invasivi, ritardando di 5 anni l’entrata in dialisi, secondo i dati del ministero della Sanità. Oltre al miglioramento della qualità della vita del paziente, questo sistema comporterebbe anche un risparmio economico di circa 5 miliardi di euro per le casse dello Stato».
Pillo, il robot infermiere che ci avvisa quando è l’ora di assumere la medicina, è invece l’innovazione presentata da Pillo Health, startup innovativa statunitense, nata nel 2016, che sviluppa il prodotto nei laboratori genovesi di Pillo Labs: la sede sotto la Lanterna è nata un anno fa e vi lavorano 20 persone. «Pillo è una sorta di “compagno della salute” − racconta Paolo Vernazza, responsabile sviluppo software Pillo Labs − Con questo dispositivo aiutiamo le persone a prendere le medicine giuste all’orario giusto, una necessità non solo delle persone anziane, come si potrebbe pensare. Il sistema è semplice: Pillo, che contiene già le medicine, se ci vede, ci avvisa di prendere la pillola. Se siamo fuori dalla sua portata visiva, ci manda un messaggio. Se ignoriamo le notifiche, lo riferisce a un’altra persona: un parente, un amico, ma anche un infermiere». Oltre a quella principale, il dispositivo sviluppa anche una serie di altre funzioni, basate sulla tecnologia vocale: «Pillo fornisce informazioni di diverso tipo, ci dà anche la possibilità di dialogare con un professionista sanitario o di fare una videochiamata», precisa Vernazza. Il commercio di Pillo partirà negli Stati Uniti a ottobre di quest’anno, mentre per l’Italia si dovrà attendere il 2019.
Quello di oggi è solo uno dei tanti appuntamenti in programma al Digital Tree, il punto di riferimento genovese per la cultura digitale. Da circa due mesi nella nuova sede di Sturla, Digital Tree è un luogo di formazione e di incontro e confronto tra mondo dell’imprenditoria e delle startup innovative: leggi qui il nostro approfondimento.