Non si può certo dire che la cultura sia il principale motore del turismo in Liguria, ma di certo il suo peso è più considerevole di quanto si possa pensare. Lo dimostra l’indagine elaborata da Symbola e Unioncamere “Io sono cultura-L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” (dati 2016). Lo studio, l’unico che quantifica l’incidenza della cultura sulla spesa turistica, realizzato anche in collaborazione con Regione Marche e Sida Group, è stato presentato pochi giorni fa a Trieste.
La classifica della spesa attivata dal sistema produttivo culturale mostra una Liguria al 16esimo posto per incidenza sul totale della spesa turistica, con una percentuale del 29,2%. Il valore nazionale è pari al 37,9%, ai primi posti spiccano il Friuli Venezia Giulia (51,6%), le Marche (51,1%) e il Lazio (50,1%).
In Liguria sono 7.713 le imprese attive nel settore della cultura: circa 3.400 industrie creative (architettura, design, comunicazione e branding) e circa 4.400 industrie culturali (che comprendono le realtà attive in libri e stampa, musica, videogiochi, film, tv radio e video).
Ribaltando però la classifica, ordinandola questa volta per valore assoluto, la nostra regione guadagna diverse posizioni, risalendo fino al 12esimo posto: il sistema produttivo della cultura e della creatività ligure attiva sul territorio poco più di 1 miliardo e 71 milioni di euro. I “big” della cultura, sul podio, sono Lombardia (oltre 3,8 miliardi), Veneto (quasi 3,6 miliardi) e Lazio (3,5 miliardi). L’Emilia Romagna (2,8 miliardi) precede al quarto posto la Toscana, che resta quinta con 2,6 miliardi di euro di spesa attivata. In Italia la cifra si aggira intorno ai 30,4 miliardi: questo il valore della cultura in termini di spesa turistica.
La Liguria, un po’ a sorpresa, spicca anche nella graduatoria provinciale delle prime venti per spesa turistica attivata: si tratta di Savona, al 19esimo posto con 396,7 milioni di euro. Ai primi tre posti, Roma (oltre 3 miliardi), Milano (1,4 miliardi) e Venezia (1,18).