Dieci proposte per il nuovo governo lanciate dalle imprese del commercio del turismo e del terziario. A tre settimane dal voto le presenta la presidente nazionale di Confesercenti, Patrizia De Luise, intervenuta oggi ai lavori della presidenza regionale di Confesercenti Liguria.
«C’è forte scetticismo, da parte delle imprese, rispetto alle tante proposte irrealizzabili che stanno caratterizzando la campagna elettorale − commenta De Luise − Veniamo da dieci anni di crisi profonda nei quali non sono mai stati messi in campo provvedimenti concreti per ridurre la pressione fiscale. Assistiamo ora a timidi segnali di ripresa dell’economia, ma certo non possiamo ancora parlare di un trend consolidato. Ed ecco il senso delle dieci proposte elaborate da Confesercenti: mettere finalmente le imprese nelle condizioni di tornare a investire e agganciare il treno della crescita».
Si parte con la richiesta di porre fine al fisco retroattivo e ai “tradimenti” fiscali e imporre il rispetto degli stati del contribuente e delle imprese. Tax credit per le attività di vicinato, web-tax e lotta all’abusivismo. E ancora, misure per il recupero di immobili sfitti in aree urbane degradate. Rendicontazione obbligatoria dell’impegno dei proventi di Tari e imposta di soggiorno. Gli esercenti chiedono anche l’istituzione del tetto fiscale, misure per incentivare una staffetta generazionale nel mondo del lavoro e, per quello che riguarda l’innovazione e la digitalizzazione, un’Impresa 4.0 che sia davvero “a misura” di impresa e non solo di industria. Sul tema pensioni, più attenzione ai lavoratori autonomi con una norma specifica. Si chiede inoltre di colmare il grande vuoto del credito, sostenendo le micro, piccole e medie imprese, e di adottare un patto per lo sviluppo in chiave turistica, sia con misure di promozione, sia con politiche specifiche per la piccola impresa.
Scarica qui il documento integrale con le 10 proposte di Confesercenti per il nuovo governo