Anci, Associazione nazionale dei Comuni italiani, torna in campo al fianco di Ucina Confindustria Nautica e Assomarinas e delle altre associazioni del Coordinamento del Codice della nautica, fra cui Assonat-Confcommercio, Assilea e Confarca, per sostenere gli emendamenti alla legge di bilancio che mirano a risolvere il contenzioso dei porti turistici sui canoni demaniali.
Gli emendamenti alla Legge di Bilancio firmati sia da deputati della maggioranza, sia dell’opposizione, sono il frutto dell’intensa attività di confronto di queste associazioni con le diverse parti politiche e mirano a chiarire che l’aumento dei canoni fissato dalla Finanziaria del 2007 e che hanno dato origine a un contenzioso giunto fino in Corte Costituzionale non possono avere applicazione retroattiva.
«Sostenere in tutte le sedi istituzionali l’approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio che propone di non applicare i canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che avevano ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore di quella stessa Finanziaria – è l’appello lanciato da Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e delegato Anci al Demanio – non è un emendamento di spesa, ma al contrario serve per non dare un definitivo colpo a un importante settore del nostro paese come quello della nautica e di tutta la filiera produttiva legata alle marine».