Chiudono poco mosse le Borse europee, frenate da Wall Street inizialmente vivacizzata dalla revisione al rialzo del pil Usa del terzo trimestre (+3,3%) e nel finale penalizzata dai realizzi sui tecnologici, con il Nasdaq in calo di oltre un punto percentuale, lo S&P 500 invariato e il Dow Jones in modesto rialzo (+0,3%). L’indice Stoxx 600 guadagna lo 0,26%. Il Dax di Francoforte termina invariato, il Cac 40 di Parigi segna+0,1%, l’Ibex 35 di Madrid +1,2%, il Ftse 100di Londra -0,9%, penalizzato dal rafforzamento della sterlina. La valuta britannica è risalita oltre 1,343 dollari e scambia a 0,883 sterline per euro. Milano chiude in rialzo frazionale con Ftse Italia All-Share a 24.672,28 punti (+0,16%) e Ftse Mib a 22.325,94 punti (+0,15%)
A Piazza Affari positivo il comparto bancario, in particolare con Bper Banca (+4,3%) che ha nettamente superato gli Srep della Bce.
Fuori dal listino principale Acea balza con un +11,5% dopo la presentazione del nuovo piano industriale che promette dividendi in forte aumento.
Sul mercato valutario, l’euro resta stabile a 1,185 dollari. La moneta unica vale anche 132,67 yen giapponesi mentre il cross dollaro/yen si attesta a 111,94.
Per quanto riguarda il petrolio, Wti inverte rotta e guadagna lo 0,1% a 58 dollari dopo il calo oltre le attese delle scorte di petrolio Usa.
Lo spread tra Btp e Bund chiude poco sotto la soglia dei 140 punti base, a 139,7 contro i 143 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,78%.