Chiudono in netto rialzo le Borse europee dopo l’annuncio della Bce che resteranno invariati i tassi di interesse e verrà ricalibrato il quantitative easing a partire dal 2018. “Perché l’inflazione di base continui a rafforzarsi e sostenga gli sviluppi nel medio termine, è ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario”. Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha spiegato che Francoforte continuerà a reinvestire il capitale dei bond nel suo portafoglio che arrivano a scadenza.
L’indice Euro Stoxx guadagna l’1,27% a 3.637 punti. Parigi segna+1,5%, Francoforte +1,39%, Londra +0,53% e Madrid (+1,92%). Positiva anche Milano con Ftse Italia All-Share a 25.196,62 punti (+1,52%) e Ftse Mib a 22.807,42 punti (+1,61%).
A Piazza Affari spicca Stm (+12%) dopo i risultati trimestrali e la guidance per il full year sopra le attese. Bene anche Campari (+3,3%), e Fineco (+2,9%), in scia ai buoni risultati del terzo trimestre 2017,e alla conferma della raccomandazione ‘buy’ di Kepler Chevreux con target price aumentato a 8,5 euro. Su le utilities, grazie anche al calo dei rendimenti obbligazionari: Enel (+3,3%), Terna (+2,4%), Italgas (+2,1%). Sale pure Fca (+2,9%), sostenuta anche dai conti positivi di Ford. Positiva Eni (+0,9%), in attesa dei dati trimestrali.
Sul Forex, le decisioni della Bce hanno avuto effetti sull’euro, sceso a a 1,17 dollari, e sull’obbligazionario, con acquisti diffusi sui titoli di stato europei. In particolare il rendimento del Btp scende di 9 bp all’1,94% e quello dei Bonos spagnoli cala di 11 bp all’1,53 per cento. Lo spread Btp-Bund si riduce così a 152 punti base mentre quello tra il decennale spagnolo e l’omologo tedesco si contrae di 7 bp a 108 punti base.
Tra le materie prime l’oro cala a 1.273 dollari l’oncia mentre il petrolio scambia poco mosso con Wti e Brent rispettivamente a 52,4 e 58,6 dollari al barile.