Partito da Cornigliano pochi minuti prima delle nove il corteo dei lavoratori Ilva in sciopero di protesta contro gli esuberi previsti dal progetto di Am InvestCo per il rilancio del gruppo siderurgico. I manifestanti sono diretti verso il centro e dovrebbero formare un presidio davanti alla prefettura, come di consueto.
La società ha annunciato nei giorni scorsi un piano che prevede 10 mila assunzioni e quattromila esuberi.
In base al piano sarebbero assunti ex novo circa 10.000 lavoratori (tra i quali 7.600 a Taranto, 900 a Genova, 700 a Novi Ligure e 160 a Milano) che l’azienda selezionerà previa accettazione delle condizioni imposte, con sottoscrizione di verbale di conciliazione tombale. I quattromila esuberi verrebbero distribuiti in tutti i siti.
Nella lettera, Am Investco conferma il piano investimenti da 2,4 miliardi, di cui 1,13 miliardi per il piano ambientale e 1,25 miliardi per quello industriale (più 10 milioni per la ricerca e lo sviluppo). L’impegno è quello di “assicurare tutte le risorse necessarie per portare Am InvestCo a raggiungere e superare gli obiettivi previsti” mediante l’implementazione del piano ambientale proposto e approvato dal governo; investimenti per il rapido recupero, il miglioramento degli impianti e l’aumento della produzione di acciaio liquido dagli attuali livelli a 6 milioni di tonnellate per anno entro il 2018 e il mantenimento di tale livello fino alla completa implementazione del piano ambientale (ossia entro il 23 agosto 2023) e a seguire aumento fino a 8 milioni di tonnellate annue
Alle 12 a Roma, negli uffici del Mise, inizierà un vertice sul caso Ilva, presenti i sindacati ma non la Cgil-Fiom di Genova, secondo la quale “non esistono le condizioni, non solo per ipotizzare accordi, ma neppure per avviare un confronto”.