Più palestre e istituti di bellezza, meno barbieri e parrucchieri: è in sintesi il trend del business della cura della persona in Liguria (+0,1% in 5 anni), così come descritto nell’ultima analisi di Unioncamere-Infocamere che, a livello nazionale, mostra invece una netta e omogenea crescita per le imprese del settore.
In Italia, negli ultimi cinque anni, la curva del “beauty” sale del 4%, grazie soprattutto all’aumento consistente di palestre (4.750) e centri per la bellezza (oltre 36 mila): nel primo caso la crescita è stata del 12%, nel secondo del 15,5%. Boom anche dei centri per il benessere (+12%, sono più di 4 mila) e dei servizi di manicure e pedicure, passati da 1.206 a 1.747 (+46%). Stabili parrucchieri e barbieri, oltre 104 mila in tutto il Paese.
In Liguria, a giugno 2017, le realtà che gravitano intorno al mondo della bellezza e del fitness sono in totale 4.241, complessivamente stabili negli ultimi cinque anni (+0,1%). Per la maggior parte si tratta di saloni di barbieri e parrucchieri (2.901), gli stessi che hanno registrato una pesante flessione (-4,2%, in controtendenza rispetto al dato nazionale): hanno chiuso ben 126 saloni. Seguono gli istituti di bellezza (1.071), che nel giro di cinque anni sono aumentati di 114 unità (+11,9%). Le palestre sono 140, 16 in più rispetto al 2012 (+12,9%).
Anche in Liguria la moda della nail art non sente crisi, ma i numeri sono ben lontani dal vero e proprio boom italiano: i servizi di manicure e pedicure (in totale 41) si sono mantenuti pressoché stabili negli ultimi anni e il saldo è di sole due unità imprenditoriali in più. Infine, i centri per il benessere fisico (80), anche in questo caso all’insegna della stabilità con un saldo positivo di 3 unità negli ultimi cinque anni.
A livello provinciale i trend sono molto diversi. Registrano risultati positivi Genova (2.070 imprese) e Savona (866), con una crescita del settore pari, rispettivamente, a 40 e 13 unità in più. A Imperia (671 imprese) e La Spezia (634) il saldo è invece negativo: nel giro di 5 anni si registrano una ventina di unità in meno in ciascuna provincia.
Un occhio infine alle altre regioni: la Lombardia conta il maggior numero di imprese che si occupano della cura della persona: 26 mila le attività registrate, con incrementi di tutto rilievo sia tra le palestre, sia tra i servizi di manicure e pedicure. Seguono a distanza il Lazio (quasi 15 mila) e il Veneto (oltre 13 mila). In termini di variazione percentuale nei cinque anni considerati, però, al primo posto si incontra il Lazio (+9,7%), seguito dalla Sardegna (+7,6%), dal Friuli Venezia-Giulia e dalla Calabria (+5,9% entrambi).