Un altro passo avanti lungo il percorso di maggior tutela delle micro e piccole imprese liguri del settore delle costruzioni: Regione Liguria e parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto oggi le nuove le linee guida per la formazione di un elenco di imprese qualificate a cui affidare lavori relativi al dissesto idrogeologico, di importo compreso tra i 150 mila e il milione di euro. Una firma che fa seguito al documento siglato a luglio, che riguardava le linee di indirizzo per la preparazione dei relativi bandi di gara.
In base all’accordo, potranno essere inserite nell’albo solo le imprese in possesso di determinati requisiti, tra cui la stabile e comprovata organizzazione aziendale operativa sul territorio regionale. Ma non solo: necessaria anche l’abilitazione certificata alla realizzazione di questo tipo di lavori pubblici, oltre a precedenti esperienze contrattuali riferite a lavori simili e maturate nei confronti della Stazione Appaltante regionale o con i Comuni del territorio ligure. L’intesa prevede inoltre che il 50% degli inviti alle gare sia riservato agli operatori economici con sede legale in Liguria. L’elenco sarà pronto entro un mese.
«Un altro tassello per promuovere qualità degli appalti, assicurando lavoro alle aziende edili liguri e alla manodopera locale», commenta l’assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone. «Siamo riusciti a inserire requisiti che solo le imprese della nostra regione sono in grado di soddisfare – dice Vito Mangano, presidente di Confartigianato Liguria Costruzioni, tra i firmatari del documento – a garanzia di un lavoro svolto con maggior attenzione e qualità, proprio grazie alla presenza in loco dell’azienda e alla sua approfondita conoscenza del territorio: un aspetto di estrema importanza in un’area particolarmente fragile come la nostra».
Attraverso l’accordo le imprese si impegnano, in caso di nuovi inserimenti di personale, ad assumere almeno un lavoratore svantaggiato segnalato dai Cpi presenti sul territorio. «Inoltre, in fase di affidamento dei lavori – afferma Mangano – un requisito fondamentale proprio in termini di sicurezza riguarda il sopralluogo obbligatorio, che può essere effettuato solo dal titolare dell’impresa, dal direttore tecnico o da un dipendente autorizzato. Un altro vincolo a tutela del nostro territorio e delle sue 21 mila microimprese del settore».
Il prossimo bando riguardante lavori per la lotta al dissesto idrogeologico è previsto a breve e avrà un valore complessivo di 15 milioni di euro dal Por-Fesr.