Apertura in ribasso per la Borsa di Milano, l’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in perdita dello 0,15% a 21.689 punti. Tra i titoli in evidenza Exor (+1,75%), Stmicroelectronics (+1,36%) e Ferrari (+1,26%), giù Mediaset (-0,77%) e Saipem (-0,55%).
Apertura in terreno negativo per le principali borse europee. Londra cede lo 0,3%, idem Parigi, Francoforte (-0,28%).
I timori per la situazione in Corea del Nord, uniti agli eventi naturali come l’uragano Irma e il terremoto in Messico, pesano sulle contrattazioni delle borse asiatiche: Tokyo ha chiuso in calo dello 0,63%.
Il prezzo del petrolio è in rialzo sul mercato after hour di New York dove i contratti sul greggio Wti con consegna immediata guadagnano 14 centesimi a 49,23 dollari al barile mentre il Brent aumenta di 25 centesimi a 54,16 dollari.
Nei cambi l’euro segna un nuovo record: ai massimi da gennaio 2015. È scambiato a 1,2073 dollari (1,2019 ieri dopo la chiusura di Wall street). Lo yen passa di mano con la valuta europea a 130,4. In un anno si è apprezzato sul dollaro del 14% e ieri il presidente della Bce Mario Draghi ha sottolineato i rischi di un euro troppo forte per crescita e inflazione.
Lo spread tra il Btp italiano e il Bund tedesco apre stabile a 161 punti (160 alla chiusura di ieri). Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,91%.