“Concluso con un nulla di fatto” secondo la Cgil, positivo per Cisl e Uil l’incontro sull’Ilva che si è tenuto oggi al Mise.
“Nell’incontro – si legge in una nota stampa della Fiom Cgil Genova– sono stati fatti annunci molto generici sul futuro dell’azienda e sono state presentate delle slide sulla realtà Mittal nel mondo, ma i temi più spinosi, occupazione e investimenti, sono stati rimandati a settembre. Nel corso della riunione – precisa il comunicato – è intervenuto il segretario generale della Fiom Cgil di Genova, Bruno Manganaro, il quale ha consegnato all’amministratore delegato Geert Van Poelvoorde copia dell’Accordo di Programma ricordando ai presenti che lo stabilimento di Genova porta in dote 1 milione di metri quadri, 65 anni di concessioni demaniali e tutti gli attuali dipendenti Ilva. L’accordo ha valore sindacale e giuridico e la Fiom ha ribadito l’intenzione, se necessario, di farlo valere nelle aule di tribunale, continuando nel frattempo a mantenere alto il livello di mobilitazione del sito di Cornigliano”.
Secondo Antonio Apa, segretario generale della Uilm Genova, “l’incontro odierno è positivo, in quanto a nostro giudizio sono state poste le basi per un effettivo rilancio del sito di Genova”.
“La Uilm – riferisce Apa –ha ribadito che è necessario fare uno sforzo suppletivo nell’arco della realizzazione del piano industriale e quindi abbiamo sostenuto che gli investimenti necessari per rilanciare lo stabilimento si aggirano sui 120/130 milioni (elemento strategico per salvaguardare l’insieme dell’occupazione) elencando anche i punti nevralgici su quali bisogna intervenire a partire dalla banda stagnata, sul preverniciato e sulla linea 2 della zincatura. A queste argomentazioni, poste dalla Uilm, il Ceo dell’ArcerolMittal ha sostenuto che nella banda stagnata ci saranno degli investimenti e la produzione passerà da 110 mila a 200 mila tonnellate e che comunque negli approfondimenti che faremo il 13 settembre ci saranno evidenziate tutte le ricadute produttive, industriali e occupazionali di tutti i siti e quindi anche di Genova”.
“Al tavolo – puntualizza Alessandro Vella, segretario generale della Fim Cisl Liguria – è stato ribadito che la priorità del gruppo sarà una produzione rispettosa di ambiente e salute ed investimenti industriali pari a 1,25 milioni di euro. Su Genova la riconversione è già avvenuta ma che sia stato messo sul tavolo il tema dell’ambiente coniugato a quello del lavoro è positivo. Da metà settembre verranno calendarizzati una serie di incontri per scendere nel dettaglio delle questioni, per ora ci è stato sottoposto un piano general generico. Non sarà una trattativa facile: da parte nostra ribadiamo la necessità di un piano di investimenti chiaro, specifico per Genova, e nessun esubero. Il processo di vendita si potrà completare solo se ci saranno le condizioni per la firma di un accordo sindacale”.