Cinque punti e mezzo separano Marco Bucci e Gianni Crivello, con il candidato di centrodestra in vantaggio sul secondo (38,8% contro 33,39%, definitivi), entrambi questa mattina a Palazzo Tursi per gli incontri con la stampa. Presenti anche Marika Cassimatis (1,08%), Arcangelo Merella (1,86%) e Paolo Putti (4,87%). Luca Pirondini (18,07%) avrebbe dovuto parlare alle 12 all’infopoint M5S di piazzetta Pollaiuoli alle 12, ma l’appuntamento è stato annullato.
«Cinque punti che non solo sono recuperabili, ma che dobbiamo recuperare, soprattutto alla luce di un numero di votanti decisamente basso: l’astensionismo è stato il dato più inquietante», dice Crivello, sicuro che il proprio «pragmatismo, ma anche concretezza e voglia di lavorare siano le armi giuste per conquistare i genovesi, chiamati ora a decidere se lasciare la città nelle mani del candidato di Salvini o di una giunta progressista». E proprio sul candidato di centrodestra, aggiunge: «Di certo non si governa con le dichiarazioni o con proposte irrealizzabili. La mia forza è la concretezza, i genovesi se ne accorgeranno».
Forte del vantaggio messo a segno in questa prima tornata alle urne, Bucci guarda con concentrazione alle due settimane che lo separano dal ballottaggio, impegnato nella conquista di un’ampia fetta di elettorato: «Convogliare le preferenze di coloro che non ci hanno votato penso non sia più difficile di quanto abbiamo fatto finora – afferma – Continueremo a lavorare per tutti i 585 mila genovesi: chiederemo il voto a ognuno di loro e credo che l’elettorato di Movimento 5 Stelle, Pd ma anche di estrema sinistra darà uno sguardo al nostro programma. Non abbiamo ancora vinto, ma sono sicuro che se continueremo a lavorare tanto com’è stato finora ce la faremo». E intanto il candidato fa già un pensierino su un’eventuale giunta di centrodestra: «C’è all’80%, si tratta di nomi per ora solo nella mia testa, ma sono sicuro che saranno condivisi perché troppo prestigiosi. Esterni? Sì, molti».