Sono già cominciati i lavori per il completamento della viabilità a mare tra Sestri Ponente e Cornigliano. Disagi limitati e “solo” 400 giorni di lavoro (390), contro i 780 previsti dalla base di gara. Merito della tecnologia utilizzata per costruire i 560 metri lineari che elimineranno il traffico che blocca via Siffredi, il cosiddetto Lotto 10.
Dal casello autostradale alla nuova strada a mare Guido Rossa, senza immissioni nel traffico cittadino, liberando ancora di più via Cornigliano dal traffico dei mezzi a motore. Due corsie per senso di marcia.
«Un’opera che serve per chi vuole investire, muovere merci senza pesare sulla viabilità cittadina – dice il vicesindaco del Comune di Genova Stefano Bernini – i disagi in questo periodo saranno attutiti grazie al piano dei lavori».
L’Ati che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso economico del 31,121% e del 50% sul tempo di esecuzione dei lavori, ha come capogruppo la Delta Lavori spa di Sora (Frosinone) e come mandante la Zara Metalmeccanica srl di Dolo (Venezia), specializzata in acciaio, materiale in cui verrà realizzata parte dell’opera (insieme al calcestruzzo precompresso). Lo studio di progettazione è Sinergo spa di Martellago (Venezia): «Siamo operativi da 54 anni – rassicura il presidente Alberto La Rocca – grazie al nuovo codice degli appalti le scelte ora vengono fatte anche pensando a chi propone innovazione nelle tecniche di realizzazione».
Il contratto di appalto vale 11,9 milioni, di cui 651 mila per oneri per la sicurezza. L’importo è finanziato da Società per Cornigliano, come ha spiegato la presidente Crisina Repetto.
Nessuna interruzione di viabilità, al massimo un rallentamento sulla circolazione ferroviaria: «Prima verrà realizzata la carreggiata Sud – puntualizza l’ingegnere Luca Castagna di Sviluppo Genova – poi, quando il traffico potrà già essere deviato sulla nuova opera, si procederà alla demolizione delle rampe attuali che collegano l’Aurelia con il casello di Genova Aeroporto e alla realizzazione della carreggiata Nord». Il clou quindi sarà tra circa cinque-sette mesi.
A parole sembra semplice, in realtà si tratta di lavori delicatissimi, complicati anche perché l’opera è in curva. Verrà usata la stessa procedura del ponte ferroviario sul polcevera, con il calcestruzzo su cui poi verrà appoggiato l’acciaio.
«Una volta terminata – dice il presidente di Sviluppo Genova Franco Floris – sarà un’ottima alternativa in caso di chiusura dell’Autostrada, sappiamo che da tanto tempo alcuni lavori vengono rimandati o fatti solo di notte».
«Una volta completato il collegamento con via Perlasca e via Benedetti – aggiunge Bernini – avremo una vera e propria tangenziale tra Bolzaneto, Sestri Ponente e Sampierdarena». Verrebbe da dire che la Gronda, se non ci fosse il problema del ponte Morandi, sarebbe da ripensare.
«Abbiamo trovato tecnici preparati – sottolinea La Rocca – abbiamo partecipato alla gara perché indetta non da un Comune, ma da una società come Sviluppo Genova, che ragiona da privato».
Il ribasso è stato possibile grazie anche alle ultime novità del Codice degli appalti, l’anticipazione del 20% di tutto l’importo di gara che scatta quando viene avviato il cantiere: «In questo modo possiamo pianificare al meglio gli acquisti sui materiali – dice La Rocca – risparmiando in oneri finanziari e fidejussioni, ricorrendo meno all’impiego di un po’ di finanza».
Saranno quasi una trentina i lavoratori coinvolti, in media, con il ricorso anche alla manodopera locale in certe fasi. Oggi, riferisce La Rocca, c’è già stato un incontro con i sindacati genovesi.