Ville, ex caserme, ospedali e scuole. 45 immobili pubblici, per un valore stimato di circa 135 milioni di euro, sono stati individuati finora dall’Agenzia del Demanio per essere inseriti in processi di valorizzazione, razionalizzazione e dismissione, anche attraverso operazioni di finanza immobiliare: saranno disponibili sulla nuova piattaforma informatica che la Regione Liguria sta realizzando, con il supporto proprio dell’Agenzia del Demanio. L’accordo è stato siglato oggi tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, il sindaco di Genova, Marco Doria e il rettore dell’Università di Genova, Paolo Comanducci.
Per ora si tratta di un primo portafoglio di beni dello Stato, ma anche di enti territoriali e pubblici, che col tempo sarà incrementato, individuando altri immobili potenzialmente valorizzabili. Tutti i dati e le informazioni saranno poi raccolti in un vero data base per promuovere progetti di sviluppo immobiliare che riguardino iniziative più complesse, per esempio i waterfront, ma anche il recupero di beni minori, situati in contesti periferici rispetto ai consueti percorsi turistici già consolidati.
«Un risultato importante frutto della collaborazione – spiega Reggi – lavoriamo insieme per valorizzare e regolarizzare i beni immobiliari di Stato, Regione, Comuni, che saranno messi in vetrina in una banca dati che continuerà ad arricchirsi e ricevere proposte».
Con la firma dell’accordo si costituisce un tavolo tecnico operativo nel quale l’Agenzia si impegna ad alimentare il portafoglio dei beni attraverso l’attività di “scouting”, mentre la Regione si occuperà di promuovere e coordinare i lavori del tavolo tecnico, coinvolgendo gli enti pubblici facenti parte del settore regionale allargato, facilitando il reperimento della documentazione e delle risorse finanziarie. «Il patrimonio pubblico è spesso poco valorizzato e in alcuni casi sottoutilizzato – dice Giovanni Toti – L’accordo di oggi va nella direzione giusta: quella di utilizzare una serie di edifici di grande pregio, spesso non adeguatamente valorizzati che sono solamente un costo per l’erario pubblico».
Alcuni degli immobili individuati potranno essere oggetto di recupero, altri di valorizzazione e inserimento all’interno di cammini e percorsi storico-artistici. «Si tratta di un’intesa strategica nazionale con una richiesta da parte dell’Agenzia del Demanio di censire gli immobili sul territorio e valorizzarli – spiega l’assessore regionale all’Urbanistica e al Demanio, Marco Scajola – Alcune volte le realtà hanno bisogno di interventi di riqualificazione, altre volte di promozione per far conoscere quel patrimonio come si deve».
A ciò si aggiunge anche il lavoro di valorizzazione degli immobili che vede impegnati Comune di Genova e Demanio: «Penso ai forti o alla casa del soldato di Sturla – ricorda il sindaco Doria – è un lavoro che conosciamo e che stiamo svolgendo da tempo».
Un’altra firma è stata posta sul protocollo d’intesa che dà il via al progetto di riutilizzo dell’ex clinica chirurgica di largo Rosanna Benzi per la creazione di una residenza universitaria al suo interno. L’edificio, di proprietà dell’Agenzia del Demanio e del Comune di Genova, era stato consegnato in uso all’Università nel 1947 e dismesso negli ultimi anni, con il trasferimento di tutte le attività all’interno della cinta ospedaliera. Attraverso l’accordo viene ridefinito l’assetto giuridico dell’immobile, con la rinuncia da parte dell’Ateneo all’attuale diritto d’uso e la concessione alla Regione in regime di comodato d’uso a titolo gratuito.
L’Agenzia del Demanio, d’intesa con il Comune, consegna l’ex Clinica Chirurgica, in concessione gratuita per 19 anni, alla Regione che, a sua volta, parteciperà, attraverso Alfa (Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento), al bando del Miur per ottenere il finanziamento necessario alle opere di ri-funzionalizzazione per gli alloggi universitari. Il valore complessivo dell’intervento è di oltre 12 milioni di euro: questa la cifra che viene chiesta al ministero, nell’ambito di un bando che prevede un cofinanziamento pari al 50% di Regione, rappresentato, in questo caso, dal valore dell’immobile che supera i 12 milioni di euro. «Un accordo che risolverà definitivamente il problema delle residenze universitarie a Genova – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Ilaria Cavo – Con questa nuova residenza si avranno oltre 300 posti letto su due lotti divisi, con un’operazione coerente con quella parte di territorio». Sono infatti in media 1.500 all’anno le domande di posti letto, circa 300 in più dell’offerta oggi disponibile.
L’area e l’edificio «si erano impoveriti e versavano in stato di abbandono – spiega il rettore Paolo Comanducci – Grazie a questo accordo per la valorizzazione dell’immobile si potrebbe anche pensare a un cambiamento urbanistico importante nella zona».