Il risultato delle elezioni francesi, con Macron davanti a Le Pen, rassicura i mercati, che partono bene in questo inizio settimana: a Milano il Ftse Mib guadagna il 2,34% a 20.202 punti.
Titoli bancari superstar con Unicredit che guadagna addirittura oltre il 9%; bene anche Ubi (+7%). In campo petrolifero sale Eni (+3,54%). In rialzo Fca (+3,09%) e Generali (+4%).
Avvio in rally per le Borse europee: Londra cresce del’1,37%, Francoforte +2,06% e Parigi è la migliore con il Cac a +4,1%.
Nei mercati asiatici la Borsa di Tokyo ha terminato la prima seduta della settimana in deciso rialzo. L’indice Nikkei segna un rialzo dell’1,37%.
Il prezzo del petrolio rimbalza, ma il Wti resta sotto 50 dollari al barile. L’aumento è legato alla possibilità di un prolungamento dei tagli alla
produzione Opec a tuto il 2017. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti sale di 23 cent a 49,85 dollari e quelli sul Brent crescono di 28 cent a 52,24 dollari.
Nei cambi schizzano le quotazioni dell’euro ai primi scambi sui mercati internazionali: la moneta unica europea passa di mano a 1,0871 dollari (1,071 venerdì a New York) mentre sullo yen è a 119,14.
Lo spread tra il Btp decennale e l’omologo Bund tedesco si restringe a 184 punti, dopo aver chiuso sopra 200 punti prima di Pasqua. Il rendimento cala al 2,21%.