Genova al secondo posto dopo Reggio Calabria per i traffici finalizzati al business del falso made in Italy. È quanto emerge dal quinto Rapporto #Agromafie2017 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Terzo posto per Verona, alta concentrazione delle province del Mezzogiorno.
Nell’analisi è stata calcolata l’intensità del fenomeno delle agromafie per provincia sulla base delle risultanze quantitative delle azioni di contrasto specifiche attuate dalle diverse forze dell’ordine per questo particolare aspetto criminale. L’agromafia è stata quindi calcolata come la combinazione lineare di alcune variabili criminali che si ritengono particolarmente significative per individuare la presenza del fenomeno nel territorio: variabili opportunamente indicizzate e con pesi diversi in funzione della loro correlazione ponderata con il particolare tipo di reato.
Il dato di Genova è particolarmente elevato a causa di un diffuso sistema di contraffazione e adulterazione nella filiera olearia nelle fasi di lavorazione industriale e approvvigionamento dall’estero di oli di minore qualità da spacciare come italiani. Aspetti a cui si sono aggiunte le operazioni di contrasto delle forze dell’ordine sia nel territorio sia in ambito marittimo e portuale, che hanno comportato il sequestro di prodotti agricoli esteri vietati o adulterati (farine Ogm e oli di palma).
A livello nazionale, il volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia è salito a 21,8 miliardi di euro, con un balzo del 30% nell’ultimo anno. Una stima che rimane, secondo Coldiretti, ancora largamente approssimativa per difetto, perché restano inevitabilmente fuori i proventi derivanti da operazioni condotte “estero su estero” dalle organizzazioni criminali, gli investimenti effettuati in diverse parti del mondo, le attività speculative, il trasferimento formalmente legale di fondi attraverso i money transfer in collaborazione con fiduciarie anonime e la cosiddetta banca di “tramitazione”, che veicola il denaro verso la sua destinazione finale.