Chiusura nel complesso debole per le principali Borse europee. Le piazze del Vecchio Continente hanno risentito anche dell’andamento negativo di Wall Street. A Londra l’Ftse 100 guadagna lo 0,30% a 7.299,96 punti. Il listino britannico è stato spinto da Unilever, appetito da Kraft che ha offerto 143 miliardi di dollari. Giù Parigi (-0,65%) maglia nera, a 4867,58 punti, in parità Francoforte, a 11.757,02 punti. In calo Milano, con Ftse Italia All-Share a 20.836,31 (-0,33%) e Ftse Mib a 19.006,46 (-0,42%). L’indice Euro Stoxx ha ceduto lo 0,1% a 3.308 punti.
Le vendite si sono concentrate su bancari ed energetici con l’eccezione di Unicredit (+2,14% l’azione e +8,81% i diritti) nell’ultimo giorno in cui era possibile scambiare i diritti relativi all’aumento di capitale. Bper ha ceduto il 3,1% dopo le indiscrezioni secondo cui si potrebbero allungare i tempi per l’acquisto di Carife a causa di alcuni problemi relativi alla vendita degli npl della banca di Ferrara. Debole anche Intesa Sanpaolo (-1,18%) nel giorno in cui il presidente di Generali (+0,54%), Gabriele Galateri si è detto pronto a valutare senza preclusioni un’eventuale offerta di Ca’ de Sass.
Bene Mediaset (+2,33%) in seguito ad anticipazioni del Sole 24 Ore secondo cui le trattative con Sky per la vendita di Premium sarebbero a un punto di svolta
Sul fronte dei cambi, il dollaro recupera terreno dopo il calo della vigilia e l’euro/dollaro è scambiato a 1,0624 (da 1,0699 di ieri sera) mentre il dollaro/yen passa di mano a 112,77 (da 113,28). Euro/yen a 119,8 (120,8 ieri in chiusura).
Debole il petrolio, con il Wti che cede lo 0,54% a 53,07 dollari al barile.