I 47 Comuni liguri che non hanno adottato il Puc in sostituzione del vecchio Piano regolatore generale, hanno tempo sino al 31 dicembre 2020 per mettersi in regola.
Lo ha stabilito una modifica alla legge urbanistica regionale, approvata oggi in consiglio, che ha modificato la vecchia scadenza del 30 aprile 2017.
Le sanzioni previste prevedevano anche l’impossibilità di rilasciare autorizzazioni paesistiche nelle zone vincolate.
I 47 Comuni che dovranno adottare i Puc entro il 31 dicembre 2020:
Nell’imperiese, Caravonica, Castellaro, Castelvittorio, Cipressa, Cosio D’Arroscia, Diano San Pietro, Dolcedo, Isolabona, Lucinasco, Ospedaletti, Pietrabruna, Pieve di Teco, Pompeiana, Rocchetta Nervina, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Soldano, Taggia, Terzorio, Triora, Vallebona, Vasia; nel savonese, Altare, Balestrino, Borghetto Santo Spirito, Bormida, Cosseria, Magliolo, Piana Crixia, Pietra Ligure, Spotorno, Stella, Urbe, Zuccarello; nel genovesato (Città Metropolitana), Carasco, Cicagna, Mezzanego, Portofino, Rapallo, Tiglieto, Tribogna, Zoagli; nello spezzino Carro, Carrodano, Monterosso, Pignone e Riccò del Golfo.
«In questo modo – afferma l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – la Regione va incontro alle esigenze dei territori e dei Comuni, che avranno più tempo per adottare i nuovi strumenti urbanistici, evitando così anche il rischio di blocco dell’attività edilizia, in un momento storico in cui il settore è già colpito da una profonda crisi».
Il consiglio regionale ha inoltre approvato una norma specifica per quei piccoli Comuni beneficiari di contributi per la formazione del Puc: quelli che non hanno provveduto all’adozione del Piano entro i termini previsti, avranno ancora tempo sino al 31 dicembre 2017.
«Abbiamo ritenuto giusto concedere loro più tempo per concludere il lavoro in corso, arrivando così all’adozione di Piani urbanistici che qualifichino il territorio. Queste due iniziative assunte in sintonia con molti comuni – dice Scajola – dimostrano quanto la Regione intenda rafforzare quel ruolo di collaborazione con tutti gli enti territoriali».