Dal 26 al 28 settembre si terrà a Palazzo Ducale la seconda conferenza mondiale sul fotovoltaico di nuova generazione basato sull’utilizzo di pervoskite, la prima edizione dell’evento, che riunisce gli esperti di energia solare da tutto il mondo, si è svolta a Losanna in Svizzera.
L’Istituto italiano di tecnologia insieme a Cnr, Università di Oxford e Scuola politecnica federale di Losanna saranno gli organizzatori dell’incontro che pone Genova al centro di una delle tecnologie su cui tutto il mondo sta investendo: le celle solari basate su Perovskite.
Tra i relatori Annamaria Petrozza, 36 anni, ricercatrice dell’Iit s del centro Cnst-Iit di Milano (Center for nano science and technology), esperta mondiale dell’argomento che recentemente ha dimostrato l’elevata efficienza di questa nuova tecnologia pubblicando sulla rivista Energy and Environmental Science e Nature Photonics.
Inoltre sarà presente Henry Snaith, 39 anni, professore all’Università di Oxford, considerato dalla rivista Nature nel 2013 una delle “10 persone che contano” (Ten People who mattered this year). Gli studi di Snaith hanno guidato la comunità scientifica e industriale nel campo del fotovoltaico negli ultimi anni e aperto le porte ad un fotovoltaico più economico ed efficiente, cambiando i paradigmi della ricerca in questo campo.
Le perovskiti sono semiconduttori policristallini che affiancheranno il silicio nelle tecnologie fotovoltaiche di nuova generazione. Questa tecnologia ha conquistato l’attenzione della comunità scientifica nell’ultimo anno ed è stata annoverata fra le top emerging technologies del 2016 dal World Economic Forum, in quanto consente la fabbricazione di celle solari ibride con un un’efficienza energetica che può arrivare anche al 30% se integrate con il silicio, mentre i pannelli ora in uso arrivano a circa il 20%, permettendo quindi la produzione di energia pulita a basso costo.
Tali prestazioni sono considerate sorprendenti poiché la generazione di celle solari a base di perovskiti è ancora agli inizi mentre quella del silicio è più che cinquantenaria. Inoltre, le efficienze competitive sono associate a bassi costi di produzione legati all’abbondanza dei materiali attivi e ai semplici metodi di fabbricazione che avvengono a basse temperature e sono estendibili su larga scala.
Questa nuova generazione di fotovoltaico, inoltre, è stampabile su superfici di diversa natura, anche flessibili, allargando di fatto lo spettro di applicabilità di queste tecnologie, portando l’energia anche nelle parti curve degli edifici, su tensostrutture, tende, vetri, ma anche nel campo delle tecnologie indossabili o per portare energia in località remote o sottosviluppate dove non esiste una rete di distribuzione.