Liguria Business Journal l’aveva già anticipato da tempo qui, oggi la giunta della Regione Liguria ha recepito, come del resto stanno facendo le altre in Italia, il documento unitario delle Regioni e delle Province autonome sui criteri dei bandi di assegnazione dei posteggi in area pubblica per gli ambulanti.
«Vogliamo arginare gli effetti della direttiva Bolkestein su ambulanti, edicole e commercio su aree pubbliche in generale – dice l’assessore regionale al Commercio Edoardo Rixi – mentre continua la nostra lotta come Regione Liguria, a livello nazionale, contro la folle direttiva imposta dall’Europa, stabilendo punteggi che premiano l’anzianità di esercizio di attività».
Rixi sostiene che avrebbe preferito non applicare la Bolkestein o prevedere termini più elastici come in Spagna, «ma i burocrati dell’Europa non lo hanno consentito: la bozza di bando, che trasmetteremo ai Comuni per l’assegnazione delle aree pubbliche, consentirà almeno di mettere in sicurezza l’80% delle attuali imprese con garanzia di poter continuare nella propria attività. Continueremo comunque a lavorare a tutti i livelli istituzionali anche per salvare quel 20% di operatori che potrebbe restare fuori perché non possiamo permettere che in Liguria si perda anche solo un posto di lavoro».
Rixi sostiene che questo lavoro congiunto tra Regioni verrebbe stoppato dall’entrata in vigore della riforma costituzionale.
I nuovi bandi, che i Comuni pubblicheranno entro fine 2016, prevedono che ai soggetti titolari dell’impresa, al momento della partecipazione al bando, sia già assegnato un punteggio pari a 40 punti su 100.
Inoltre viene considerata prioritaria l’anzianità nell’esercizio dell’impresa nell’assegnazione dei restanti punti. Il vincitore del bando potrà godere della concessione per 12 anni e sarà possibile tra 12 anni riproporre lo stesso bando con gli stessi criteri.
I criteri sono estesi anche alle attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di rivendita esclusiva di quotidiani e periodici (edicole) svolte sulle aree pubbliche.
Nel caso di procedure per l’assegnazione di nuove aree pubbliche si applicano criteri e relativi punteggi di priorità per chi offre prodotti di qualità (prodotti biologici, a chilometro zero di prodotti tipici locali, made in Italy); per l’operatore che si impegna a fornire ulteriori servizi (consegna a domicilio, offerta informatizzata on line, eccetera); per gli operatori che presenteranno progetti innovativi (compatibilità architettonica delle strutture rispetto al territorio, utilizzo di automezzi a basso impatto ambientale, e così via).