Prima seduta del cda di Banca Carige, ieri, con la nomina dell’amministratore delegato Guido Bastianini, del comitato esecutivo e dei comitati interni al consiglio. Ma la questione principale, per i nuovi consiglieri e gli azionisti non poteva essere affrontata nella giornata di ieri: si tratta dell’offerta del fondo americano Apollo, uno dei più grandi gestori di fondi di investimento alternativi al mondo con un patrimonio gestito complessivo, al 31 dicembre 2015, di 170 miliardi di dollari.
Gli americani propongono di assorbire una quota dei crediti deteriorati della banca ligure 3,5 miliardi su 6,8 complessivi per un esborso di 695 milioni) ma chiedono anche un aumento di capitale riservato da 500 milioni (più 50 per gli attuali azionisti). Se l’offerta venisse accettata in questi termini Apollo assumerebbe la maggioranza assoluta del capitale di Carige. L’esperienza di Malacalza come principale azionista della banca dei liguri (17,6%) con un investimento di 230 milioni di euro terminerebbe dopo un anno. L’imprenditore perderebbe qualcosa come 160 milioni di euro e rinuncerebbe in partenza alla missione che si era assegnata. Non sembra probabile che accetti.
D’altra parte, il problema dei crediti deteriorati esiste, e le voci che parlano di una Banca Carige polo aggregante delle quattro banche salvate da una legge ad hoc sotto la robusta copertura di Apollo potrebbero risultare interessanti Tanto più che la Bce chiede all’istituto ligure entro il 31 maggio un nuovo piano industriale e un nuovo funding plan. Bruxelles, ovviamente, non entra nel merito della questione Apollo-Carige, ma è noto che vede con favore poitiche di ricapitalizzazione, aggregazioni e cesioni di crediti deteriorati
Forse un punto di incontro potrebbe risultare dalla modifica di quei 50 milioni di aumento di capitale riservato agli azionisti. Ma non è detto che Malacalza non abbia altre carte da mettere sul tavolo.
Intanto il cda, come previsto, ha nominato amministratore delegato Guido Bastianini e ha provveduto a costituire il comitato esecutivo, nominando quali membri elettivi, che si aggiungono all’amministratore delegato, membro di diritto, i consiglieri Beniamino Anselmi, con indicazione ad assumere la carica di presidente, Sara Armella, Remo Angelo Checconi e Giampaolo Provaggi, con durata della carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.
Il consiglio di amministrazione ha quindi nominato i seguenti membri dei comitati interni al consiglio. Comitato Rischi: Maurizia Squinzi (con indicazione ad assumere la carica di Presidente), Alberto Mocchi e Elisabetta Rubini; comitato Nomine: Claudio Calabi (con indicazione ad assumere la carica di presidente), Paola Girdinio e Lucia Venuti; comitato Remunerazione: Elisabetta Rubini (con indicazione ad assumere la carica di Presidente), Maurizia Squinzi e Giulio Gallazzi. Il consigliere Luciano Pasquale è stato nominato membro del comitato Crediti.