Il contesto congiunturale globale è ancora molto fragile e soggetto a numerosi rischi di ribasso, così come è emerso dagli ultimi dati pubblicati, dalle discussioni del G20 e dall’ultima pubblicazione del Fondo Monetario Internazionale.
Segnalate evidenze di decoupling (o disallineamento) tra le recenti traiettorie di crescita economica degli Usa, che stanno fornendo segnali di un recupero macroeconomico capace di autosostenersi, e Giappone-area euro-principali economie avanzate dall’altra, la cui crescita economica rimane ancora molto fragile e del tutto indipendente dagli stimoli di politica fiscale e soprattutto monetaria.
Le particolarità dell’ultima fase di risk on 12-26 febbraio, supportano l’impostazione di portafoglio da parte di Banca Cesare Ponti. Il rimbalzo sincronizzato della maggior parte delle classi di attivo sotto monitoraggio evidenzia che, nel contesto attuale, continua a prevalere un ambiente complessivo di mercato di tipo risk on-risk off, con una fortissima correlazione tra le diverse tipologie di investimento.

A differenza di quanto avvenuto negli ultimi anni, in queste ultime settimane di mercato, tuttavia i settori ciclici (Usa) hanno cominciato a sovraperformare il mercato, in coerenza con i segnali di recupero endogeno richiamati in precedenza e l’azionario e le valute emergenti hanno sperimentato in media una traiettoria rialzista. In questo caso si potrebbe essere di fronte a un semplice “rimbalzo tecnico” o, come maggiormente auspicabile, ai primi segnali di una accelerazione del momentum di crescita di queste economie, circostanza che fornirebbe, se confermata, un grosso impulso al ciclo economico globale. Sarà quindi molto importante monitorare attentamente l’evoluzione di queste dinamiche.