Parte oggi la visita in Russia del governatore Giovanni Toti per promuovere il “made in Liguria”. Fino a domenica 6 marzo una delegazione regionale, guidata dal presidente, farà tappa prima nella capitale russa e poi a Ryazan (il 4 e il 5 marzo). Sono in programma incontri con le autorità locali e i rappresentanti del mondo economico.
La missione rientra nel programma di promozione della Regione dei principali settori produttivi, dalla promozione dell’agroalimentare al florovivaismo, dall’artigianato all’high tech in Europa. Proprio per l’internazionalizzazione delle imprese liguri è stato approvato un Piano attuativo 2016 con iniziative per 600 mila euro.
La missione ha anche un aspetto politico: «la maggioranza politica che governa la Regione – sottolinea Toti – è molto contraria a quelle sanzioni che stanno danneggiando le nostre imprese, sia in Liguria che nel resto di Italia e non stanno risolvendo i problemi internazionali e quindi siamo favorevoli alle revisione di questo sistema».
Giovedì 3 marzo avrà luogo l’incontro con il governatore della Regione Mosca Andrey Vorobiev, nel pomeriggio la delegazione incontrerà il presidente della commissione Esteri del Consiglio della Federazione, Konstamtom Kpsachev e in serata è prevista la cena dall’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini nella sede dell’ambasciata.
Venerdì 4 marzo la delegazione si trasferirà al Parco Industriale di Supino e incontrerà l’azienda Gruppo Concorde del comparto ceramico internazionale e successivamente verrà ricevuta dal governatore della Regione del Ryazan Oleg Kovalev.
Gli incontri con le aziende continueranno anche nelle giornate successive ed è prevista anche una visita al Cremlino di Ryazan e al Museo di Ivan Pavlov.
Una missione che, come ha chiarito l’assessore allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, «dimostra la volontà di Regione Liguria di tenere aperto un canale di costruttivo dialogo istituzionale con il mondo economico russo per difendere e promuovere le opportunità di scambio con le nostre imprese e la visita iniziata oggi ne è la concreta dimostrazione, nonostante la decisione di Bruxelles di continuare nella folle strategia sanzionatoria che sta penalizzando centinaia di imprese del Nord Est e Nord Ovest».