Sono 3.100 i quintali certificati Olio Dop Riviera Ligure dal Consorzio di tutela con la campagna 2015-16. è quanto risulta dall’assemblea del Consorzio di Tutela dell’olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure che ieri ha approvato a bilancio, nomina dei consiglieri e definizione delle priorità d’azione.
Il 25 febbraio 2016 si è tenuta a Imperia l’assemblea annuale del Consorzio di tutela dell’Olio extra vergine Dop Riviera Ligure. L’assemblea ha approvato il bilancio al 31.12.16, che si è chiuso con un utile di 22.940,52 euro e ha nominato i consiglieri di amministrazione, che resteranno in carica per i prossimi tre anni: Paolo Boeri, Mauro Denegri, Sandro Livio Gagliolo, Davide Gelone, Marco Lucchi, Giuseppe Marvaldi, Antonio Mela, Piero Merano, Mariano Papone, Pierluigi Rinaldi, Roberto Rota, Stefano Saguato e Carlo Siffredi. Nel consiglio di amministrazione, che si è tenuto immediatamente dopo l’assemblea, è stato nominato presidente Carlo Siffredi, che continua così a rappresentare il Consorzio di Tutela anche per il prossimo triennio. I vicepresidenti saranno Sandro Gagliolo e Paolo Boeri.
Dopo un 2015 che si è chiuso a 2.950 quintali di olio Dop Riviera Ligure, a oggi la campagna 2015/16 registra un prodotto certificato pari a circa 3.100 quintali, frutto di 95 attestati di idoneità Olio Dop Riviera Ligure rilasciati dall’ente di certificazione e controllo.
L’ ammontare di olio potenzialmente Riviera Ligure Dop è oggi di 7.500 quintali.
Per quanto concerne le azioni da sviluppare nel 2016, il Consorzio di Tutela mirerà a sollecitare l’aggregazione delle eccellenze agroalimentari liguri e cercherà di sviluppare alleanze di promozione con altre produzioni a denominazione di origine italiane. Grande importanza verrà data alla collaborazione con gli chef, come dimostra il partenariato in corso con l’Unione Regionale Cuochi Liguri. Allo scopo di sviluppare iniziative sui mercati e negli istituti alberghieri verrà prestata attenzione ai prossimi bandi Psr Liguria.
Per quanto concerne l’azione di vigilanza, in accordo con la sede periferica di Genova del Mipaaf Icqrf, si proseguirà nelle verifiche nei punti vendita e nel monitoraggio delle informazioni sulla rete per contrastare le irregolari presentazioni sull’origine locale dell’olio extra vergine “convenzionale” di oliva e garantire al consumatore la qualità degli oli Dop Riviera Ligure presenti in commercio.
«Ringrazio – ha dichiarato Carlo Siffredi, presidente del consiglio di amministrazione – l’assemblea e le associazioni di categoria dei produttori Coldiretti, Cia e Confagricoltura con cui abbiamo lavorato nel corso delle ultime settimane per impostare una comune linea di azione. I tredici consiglieri di amministrazione hanno sottoscritto e presentato all’assemblea un importante programma di lavoro che mira a tutelare la produzione locale di olive che ha tre diverse destinazione: oliva taggiasca in salamoia, olio Dop Riviera Ligure e olio monocultivar taggiasca. Dobbiamo ora affrontare uniti, aziende, associazioni, enti territoriali, la sfida che si è aperta con la commercializzazione di olive taggiasche in salamoia provenienti da altre regioni e chiedere con forza la tutela del nome Taggiasca che appartiene al nostro territorio. La registrazione della denominazione di origine taggiasca in salamoia e un monitoraggio della produzione locale di olive da olio permetterà al Dop Riviera Ligure di svilupparsi e agli altri due prodotti di eliminare sul nascere la concorrenza delle olive taggiasche in salamoia / olio monocultivar taggiasca di altre regioni».