L’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai commenta la risposta del ministro degli Esteri Gentiloni a un question time alla Camera sul trattato di Caen del marzo 2015 e sul sequestro del peschereccio Mina dello scorso 14 gennaio. «Sono rimasto a dir poco allibito dalle parole del ministro Gentiloni che, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, ha definito l’accordo di Caen “vantaggioso” per la Liguria. Come Regione Liguria, facendoci anche interpreti dell’opinione dei pescatori sanremesi, siamo profondamente in disaccordo con quanto dichiarato dal ministro degli Esteri e ribadiamo l’assoluta necessità di un incontro affinché vengano analizzati i reali scenari che un’eventuale ratifica di questo accordo aprirebbe. Inoltre, il ministro Gentiloni, forse per rassicurare gli animi nei territori che sarebbero più colpiti dalle nuove condizioni del trattato, ha calato la maschera parlando di sfruttamento di giacimenti sui fondali: parole che confermano purtroppo i nostri timori ovvero che il nostro mare e la nostra pesca rischiano di essere regalate in cambio di nulla, anzi dando il permesso ai francesi di trivellare il nostro mare».
Mai ribadisce la totale contrarietà alla ratifica dell’accordo di Caen: «Siamo a richiedere un urgente confronto col ministro che deve rendere conto ai liguri dei piani di questo governo: a rischio c’è il 30% dell’attività della flotta di pescherecci liguri, un fatturato di almeno 20 milioni di euro all’anno e ricadute drammatico sul comparto e sull’indotto della ristorazione e quindi del turismo».