Manda il 100% del suo principale prodotto, il ranuncolo, all’estero, dove non ha rivali, grazie anche alle condizioni climatico- ambientali che lo rendono unico, ed è ostacolata nella sua espansione soltanto dal frazionamento della proprietà del territorio. È l’Azienda Agricola La Marca di Arma di Taggia, che occupa una superficie totale di 45.000 metri quadri e impiega da 10 a 24 addetti, secondo le stagioni.
«L’azienda – dichiara a Liguria Busienss Journal Domenico La Marca, che conduce l’attività insieme alla sorella Maria Teodora – era nata nei primi anni Sessanta con i miei genitori, con una conduzione strettamente familiare. Produceva garofani, talee e crisantemi per la festività di inizio novembre. Alla fine degli anni Sessanta, abbandonata la coltivazione dei Garofani, gli sforzi sono stati concentrati verso la produzione di talee dei crisantemi che è rimasta nel decennio successivo la principale fonte di reddito dell’azienda.
«Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta è iniziato un processo di riammodernamento delle strutture seguita, dopo qualche anno, dall’introduzione di una nuova coltura nell’azienda: il ranuncolo reciso».
Il passaggio al ranuncolo reciso si rivelerà di importanza strategica qualche anno dopo, quando i fiori coltivati in Africa e Sud America da grandi gruppi olandesi invadono il mercato. La crisi globale iniziata nel 2008 aggrava le condizioni e i piccoli produttori del Ponente ligure, che non possono fare economie di scala, subiscono colpi durissimi. Chi coltiva rose garofani, crisantemi e altri fiori prodotti dai grandi gruppi finisce fuori mercato.
«Noi – prosegue La Marca – abbiamo puntato sui ranuncoli clonati di Biancheri, nati da un attento lavoro di ricerca: l’accurata selezione genetica ha migliorato la varietà per quanto riguarda colore, durata e dei fiori e robustezza delle piante. Ma oltre alla qualità ottenuta da Biancheri – precisa La Marca – e la nostra attenzione alla qualità c’è il fatto che gli stessi ranuncoli coltivati in altre località non crescono come ad Arma di Taggia, Non hanno le stesse caratteristiche, non sono così belli e così grossi».
I ranuncoli dei La Marca vengono venduti a esportatori, praticamente il 100% del prodotto va all’estero, in Germania, Svizzera, Francia, Olanda (e da lì riparte per Russia, Polonia, Gran Bretagna), Usa. La produzione di crisantemi è rimasta ma a un livello residuale, per la vendita in Italia con le festività dei Morti
Con 45.000 metri quadri a disposizione, di cui 26.000 coperti dalle serre (a freddo) l’Azienda Aricola La Marca ha superato le dimensioni delle microaziende del Ponente ligure. «Purtroppo – precisa l’imprenditore – qui la proprietà terriera è estremamente frazionata. La nostra superficie si articola in cinque lotti separati. Questo rende il lavoro più complicato e costoso. Inoltre, è difficile trovare altri lotti liberi. La nostra crescita troverà un limite non nelle condizioni di mercato ma nella disponibilità di terreni».