La Liguria non è solo la regione più anziana in fatto di abitanti. Anche il suo patrimonio edilizio è particolarmente vecchio. Anzi: per numero di edifici residenziali “over 35”, 228.365, la nostra regione è la prima in Italia, con una percentuale dell’86,7%. E Genova è la prima provincia italiana, addirittura con il 91,8% di case, palazzi e condomini la cui costruzione è antecedente al 1981.
Secondo i dati Istat diffusi da Confartigianato Liguria, tra le regioni più anziane anche Piemonte (82,6% di edifici ante 1981) e Toscana (81,9%). Le regioni “più giovani” sono invece la Sardegna (solo il 63%) e la Campania (68,4%).
Ma come stanno i nostri palazzi? Degli edifici liguri “over 35”, ben 41.582 (il 18,2%) sono in mediocre o pessimo stato di conservazione. Per ciò che riguarda le strutture più recenti, oltre 1.300 su circa 35 mila (il 3,7%) versano in cattive condizioni. Complessivamente, sui 263.468 edifici residenziali liguri, il 16,3% si trova in mediocre o pessimo stato, valore che pone la regione al nono posto in Italia. Percentuale quasi in linea con quella nazionale (16,8%): in Italia, sugli oltre 12 milioni e 128 mila edifici, i tre quarti hanno oltre 35 anni di vita.
Le situazioni peggiori al Sud, dove le percentuali che indicano strutture in cattive condizioni o fatiscenti superano anche il 26% (il caso di Calabria e Sicilia). Le regioni meglio conservate sono invece Umbria, Trentino Alto Adige e Toscana (con percentuali comprese tra il 10% e l’11%).
Secondo Paolo Figoli, presidente regionale del settore costruzioni Anaepa-Confartigianato, «è un prezioso patrimonio edilizio che però, come dimostrano i dati, necessita di un recupero: parliamo di interventi di ristrutturazione, di messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico o per il risparmio energetico. Il disegno di legge Piano Casa va anche in questa direzione e sarà uno strumento importante per far ripartire il settore edile e creare occupazione sul territorio».
E proprio stasera, nella sala consiliare della Città metropolitana, si svolge l’incontro organizzato dall’assessorato all’Urbanistica (presenti anche i tecnici) per confrontarsi sul Piano Casa insieme alle associazioni di categoria, professionisti, addetti ai lavori e Comuni. Il prossimo appuntamento domani, alle 17, alla Scuola edile di Savona: «Con questi incontri vogliamo avvicinare la gente all’amministrazione regionale e condividere le iniziative che abbiamo in programma da qui alla fine del nostro mandato», commenta l’assessore Marco Scajola.
La fotografia provinciale vede Genova prima provincia italiana per numero di edifici ante 1981: sono il 91,8%, circa 90.800. Tra le prime 50 in classifica anche La Spezia (84,9%, circa 39.400), Savona (84,3%, 52.300) e Imperia (81,7%, 45.800 strutture). Di queste, Imperia è la provincia che conta la maggior percentuale di edifici vecchi in cattivo stato di conservazione: sono il 21,4%, 9.813. Segue La Spezia (19%), con 7.500 abitazioni, case e condomini in pessime condizioni. La provincia di Genova ne conta ben 15.500, circa il 17% del totale. Infine Savona, con una percentuale del 16,6%, registra 8.700 edifici che versano in mediocre o pessimo stato.
Guardando invece le costruzioni più nuove, circa 8.100 in totale a Genova, si contano 281 edifici in cattive condizioni (il 3,5%). A Imperia sono il 5,1%: 523 su 10.243. Nello spezzino sono il 3,1%: su un totale di 7 mila abitazioni, se ne contano 214 non in buono stato. Stessa percentuale a Savona: 298 su 9.748.