L’open day della Capitaneria conquista i genovesi (video)
Istituzione ospite della Genoa Shipping Week del 2015, la Capitaneria di Porto ha aperto le porte al pubblico genovese, svelando tutte le proprie competenze.
«Una volta c’era il ministero della Marina mercantile – racconta l’ammiraglio Vincenzo Melone, comandante del porto di Genova, che si occupava di tutte le questioni che riguardavano il mare: ambiente, pesca, sicurezza, personale marittimo eccetera. Oggi le competenza della Capitaneria sono state distribuite in tre ministeri: Trasporti, Ambiente e Politiche agricole». Tutta la parte legata al soccorso e il coordinamento dei servizi tecnico-nautici è stato convogliato nel ministero dei Trasporti. La tutela ambientale è passata al ministero dell’Ambiente. Il controllo, la vigilanza della pesca in mare è ora competenza del ministero delle Politiche agricole.
«Quando si parla di sportello unico doganale – aggiunge Melone – bisogna pensare che lo sportello unico per le questioni marittime c’è ed è il nostro: da noi viene il pescatore, l’armatore, il diportista».
La Capitaneria è l’autorità marittima, tra i compiti quello di prendere in carico la nave a 35-30 miglia e a guidarla in porto, dando al comandante tutte le informazioni necessarie per una navigazione sicura. La Capitaneria non può dare ordini al comandante, che resta il responsabile assoluto delle decisioni.
Attraverso gli strumenti tecnologici in dotazione alla guardia costiera, il porto di Genova è tornato a essere competitivo sui mercati: il cosiddetto preclearing, lo sdoganamento in mare, che riduce di molto i tempi di attesa, è consentito grazie al fatto che si può stabilire con certezza che la nave non abbia fatto scali non dichiarati.
Dal punto di vista ambientale, Melone ha annunciato che è in dirittura d’arrivo la gara di elettrificazione delle banchine al Vte, in modo da evitare l’emissione di fumi da parte delle navi in porto: «Inoltre con Arpal misuriamo con una sonda a camino le emissioni di alcune navi. Ne abbiamo già denunciato una tre volte alla procura. Il futuro comunque è la propulsione tramite gas liquefatto, che eliminerebbe questo problema».
L’alta competenza è stata dimostrata dal fatto che l’Europa ha affidato all’Italia il monitoraggio di tutto il Mediterraneo. Tra le prossime sfide, annuncia il Capitano Daniele Intelisano, responsabile del reparto operativo, ci sarà l’applicazione di una nuova normativa europea che riguarda lo “sfruttamento” del mare con particolare attenzione all’ambiente.
A questo proposito la prossima settimana Intelisano proporrà, nell’ambito del santuario Pelagos, una nuova modalità di segnalazione dei cetacei: «Una scheda di segnalazione in dotazione alle navi sarebbe utile per comunicarci la posizione degli animali, saremo noi via radio a lanciare un messaggio di attenzione, per evitare collisioni».