L’Unione industriali di Savona ha celebrato i suoi primi 70 anni di vita e lo ha fatto in grande stile: invitando le imprese del territorio nate prima del 1945 e tutti i presidenti che hanno guidato in passato l’associazione.
Hanno partecipato all’evento, che si è tenuto nella Fortezza del Priamar di Savona, Elio Guglielmelli, attuale presidente dell’Unione industriali savonese, Marco Gay, presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, e Sonia Viale, nuova vicepresidente della Regione Liguria.

«Oggi è un giorno di festa – ha premesso Guglielmelli – ma anche un’occasione per fare il punto sulle problematiche e le opportunità da cogliere nel nostro territorio, come sfida per i prossimi anni».
I dati da cui partire per un confronto sono stati offerti, con grande franchezza, da Luca Paolazzi, direttore del centro studi di Confindustria. Nel suo intervento non si è mai parlato di “ripresa” quanto, piuttosto, di “ritorno” o di “ricostruzione”.
«Le percentuali sono troppo piccole per chiamarla ripresa – ha riconosciuto Paolazzi -. Si può dire che il 2015 sia iniziato bene: l’occupazione reagisce più prontamente, il primo trimestre è stato positivo in quanto a Pil e produzione, le vendite in settori chiave come quello dell’auto sono ripartite. Le stime di crescita sono state riviste verso l’altro e la domanda interna di beni di consumo e investimento appare aumentata. Possiamo dirci soddisfatti? Ancora no, perché il merito va in buona parte alle situazioni internazionali favorevoli, quali ad esempio il prezzo basso del petrolio, i bassi tassi di interesse e i livelli del cambio».
Secondo Marco Gay la questione degli incentivi per fare impresa, e per favorire quella ripresa che ancora non si vede, è da risolvere soprattutto con la volontà degli amministratori.
«Siamo in un paese – ha detto Gay nel suo intervento – che tassa il 25 per cento chi vive di rendita e il 75 chi fa impresa, senza però offrire di pari passo dei servizi commisurati alla spesa. Si è parlato di defiscalizzazione al 28 per cento per chi investe nelle start up, mentre in Inghilterra lo stesso provvedimento ha previsto incentivi dell’85 per cento. Il risultato che tante start up si trasferiscono a Londra per farsi finanziare dalla City. Troppo spesso avverto una mancanza di convivenza e rispetto generazionale: si cerca sempre lo scontro tra giovani e meno giovani, tra destra e sinistra, lavoratori e imprenditori, ma non è più il tempo».
All’incontro erano presenti esponenti della nuova squadra che governa la Regione Liguria. A loro spetterà il difficile compito di interfacciarsi direttamente con il territorio e le sue richieste, ora che la rilevanza delle Province si sta assottigliando fino a scomparire. Elio Guglielmelli, rivolgendosi alla Viale, ha sottolineato in particolare la necessità di snellire la burocrazia, prima ancora di risolvere i problemi infrastrutturali del territorio.
«In principio temevamo di avere una squadra di assessori troppo risicata – ha ricordato Sonia Viale, vice presidente regionale – il lato positivo è però che per il mondo dell’industria e delle piccole e medie imprese è più facile riconoscere il proprio amministratore di riferimento, avendo ben chiaro con chi interfacciarsi».

Numerose le imprese associate all’Unione industriali savonese con almeno settant’anni di attività. La 3F di Ferrecchi Silvano, Ags costruzioni, Accinelli, Acquedotto di Savona, Albino Chiesa, Albis, Amaretti Virginia, Bombardier, Campostano, Cassa di risparmio Savona, Craviotto Gb, Esso italiana, Fratelli Grondona, Fratelli Sambin, Ferrania Technologies, Ferrovie dello Stato, Francesco Baglietto & figlio, Fresia, Funivie, Grafiche fratelli Spirito, Grendi trasporti marittimi, I Turré di Panizza Luigi, Icose, Sicel, Ilce, Impresa Paroldi Giuseppe, Italgas, Italiana Coke, Marco Sabatelli editore, Matrunita mediterranea, Mondo Marine, Noberasco, Olmo, Opere sociali, Petrolig, Piaggio Aero, Poste italiane, Saint Gobain, Salvo, Sanac, lo stabilimento farmaceutico “G. Testa”, Syndial, Totalerg, Tpl, Trench, Trevisiol, Valdora Cesare, Valle, Vetreria etrusca, Vico, Zincol e Zunino Giovanni Dario.