Si profila una nuova governance in Banca Carige, dopo l’aumento di capitale in sostanza concluso ieri con la vendita di quasi il cento per cento delle nuove azioni offerte, per un valore sugli 850 milioni di euro.
La nuova composizione dell’azionariato sarà resa nota verso la fine della prossima settimana, quando le autorità competenti assegneranno ufficialmente le nuove azioni e, secondo la normativa, verranno indicati gli azionisti sopra al 2%, ma voci degli ambienti finanziari milanesi permettono già di prefigurare il nuovo scenario.
La famiglia Malacalza dovrebbe essere salita al 17%, l’imprenditore Gabriele Volpi sarebbe attestato sul 5,5%. Questo, al di là di eventuali variazioni di qualche punto, sarà in ogni caso il baricentro della nuova governance di Banca Carige. Un 22-23 % ,che potrebbe sommarsi al 6% circa detenuto complessivamente dalle fondazioni di Carrara e Lucca e dalle Coop. Si arriva intorno al 30%. I soci francesi di Bpce sono rimasti intorno all’1%,Fondazione Carige sullo 0,5%. Il resto del capitale, circa il 70% fluttua sul mercato, potrebbe andare a chiunque ma gli analisti ritengono improbabili delle sorprese.