Il fermo centrale in un anno non ha ridotto gli inquinanti. “Tirreno Power esprime la proprio sorpresa per lo scenario che viene rappresentato”. Così l’azienda che gestisce la centrale elettricadi Vado Ligure (Savona) commenta la chiusura delle indagini sulle presunte conseguenze dei suoi gruppi a carbone avviata dalla procura savonese tre anni fa.
Ottantasei gli indagati, tra le ipotesi dell’accusa il disastro ambientale doloso, il disastro sanitario colposo aggravato, l’omicidio colposo, l’abuso d’ufficio. “Sono accusate – si legge in una nota di Tirreno Power – decine e decine di persone, per molte delle quali non si comprende nemmeno quali possano essere i motivi per addebitare loro un condotta negligente o addirittura intenzionale, così come descritta negli atti”.
L’azienda rileva inoltre che “in un territorio con una qualità dell’aria ottima, secondo i dati ufficiali della Regione, il fermo della centrale dopo oltre un anno non ha peraltro prodotto alcuna riduzione degli inquinanti: un fatto oggettivo che contrasta in modo evidente con le tesi del procuratore”.