Fare business rendendo più “intelligenti” i condomini: è l’obiettivo di Rtr Esco, Energy service company, piccola impresa con sede a Chiavari dove tre persone lavorano per l’efficientamento energetico, l’innovazione e il risparmio dei condomini. Un tipo di società molto consolidata a livello europeo e internazionale, ma che in Italia fa ancora fatica a crescere e a svilupparsi.
Nata circa un anno fa dalla passione comune per l’ambiente e l’energia di tre giovani laureati, Barbara Tronchi, Paolo Radice e Stefano Radice, Esco, gettando le basi nel Tigullio, sta lavorando per allargare il proprio business anche a Genova e in altre regioni italiane, come Toscana e Lombardia: «Non è stato facile avviare la società, né far conoscere il nostro progetto – spiega Barbara Tronchi, Energy manager di Esco – Non abbiamo usufruito di alcun finanziamento, né come piccola imprenditoria, giovanile o femminile, e al momento ci stiamo scontrando con la mentalità chiusa di questa regione, che spesso ha troppa paura delle novità, anche se queste possono portare benefici. Per questo ci stiamo guardando intorno e stiamo provando a far fruttare i nostri contatti in Toscana e a Milano».
Esco lavora prevalentemente con i condomini: dopo aver svolto una diagnosi energetica della palazzina, la società valuta il consumo del palazzo e propone, sulla base di un’analisi di costi e benefici, quali siano i migliori interventi di ottimizzazione energetica adatti a quel condominio. Il risparmio economico che ne deriverà, di cui il condominio usufruisce indirettamente per tutta la durata del contratto stipulato con Esco (per esempio di dieci anni), sarà il vero e proprio ricavo per la società, che guadagna quindi in base ai risultati raggiunti. In questo periodo di tempo Esco, eseguendo la manutenzione dell’impianto e curandone la gestione, assumendosene anche i rischi, mantiene ferma la quota energetica pagata dai condomini, lasciando così invariata la spesa del palazzo, e ricava sul risparmio ottenuto. Alla scadenza del contratto, dopo gli interventi effettuati sul palazzo, il condominio riscatta il nuovo impianto e inizia a risparmiare anche in termini monetari, oltre che energetici, usufruendo dei benefici ottenuti dai lavori di ottimizzazione: «Si tratta di interventi soprattutto a livello impiantistico – descrive Tronchi – che toccano, per esempio, la caldaia, che può essere sostituita con una di ultima generazione, o il singolo bruciatore. Ma valutiamo anche l’installazione di pannelli solari e operazioni di coibentazione termica. Se necessario il rifacimento della facciata, possiamo intervenire con un cappotto ad alta efficienza energetica. Il lavoro dipende da ciò di cui ha più bisogno il palazzo». Lavori per i quali il condominio non deve sborsare nulla: «Sono operazioni che svolgiamo grazie al finanziamento di alcune banche alle quali abbiamo proposto il nostro progetto e ci appoggiano nella realizzazione. Da soli non potremmo accollarci la spesa dei singoli interventi impiantistici».
Al momento Esco sta seguendo l’ottimizzazione energetica di una palazzina di 24 appartamenti a Chiavari: «Dobbiamo ancora portare a termine l’intervento, ma possiamo stimare un risparmio del 25% su circa 20 mila euro di spese annuali per riscaldamento e acqua calda». In pratica, come precisa Tronchi, il condominio non anticipa denaro e non si assume rischi tecnici o finanziari: «Gode invece di una serie di benefici: non solo acquista un servizio e non un prodotto su cui dover acquisire esperienza, ma concede la gestione dell’impianto, compresi collaudo e ottimizzazione, a professionisti del settore. Per non parlare del principale vantaggio: la limitazione dei consumi energetici con un notevole risparmio che contribuirà anche a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera».