Le risposte di Lorena Rambaudi, assessore regionale alle Politiche sociali

Qual è stata l’azione concreta più importante che è riuscito a raggiungere in questa legislatura?
Lo sviluppo di un welfare di seconda generazione per la salute e il benessere dei cittadini che riserva un ruolo importante anche all’impresa locale per l’innovazione di servizi, attraverso processi e modelli in grado di rispondere ai bisogni sociali in un’ottica di co-programmazione e co-produzione di risposte flessibili, personalizzate e multidimensionali.
Quale obiettivo preposto non è riuscito invece a concretizzare?
Ancora oggi, un punto particolarmente critico rimane quello dell’integrazione socio-sanitaria. Molti fattori, non ultimo quello della separazione della spesa e della mancanza di un reale obiettivo di salute a fronte di un più ristretto obiettivo di cura, hanno reso difficile una pratica concreta di integrazione tra sanità e sociale nonostante sia stato delineato il modello.
Quale risultato concreto nei confronti dell’artigianato e delle micro e piccole imprese ha portato a termine in questa legislatura?
Diverse le progettualità per valorizzare la responsabilità sociale dell’impresa nel nuovo welfare regionale, con particolare riferimento alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: dai nidi interaziendali alla sperimentazione del Welfare Territoriale Aziendale di imminente avvio. Un modello di intervento innovativo progettato e realizzato con attenzione può diventare un asset strategico per l’impresa che lo adotta e, nello stesso tempo, portare valore al sistema dei servizi alla persona.
Quale dovrà essere il primo obiettivo della prossima legislatura a favore di artigianato, micro e piccole imprese?
Nel sistema della piccola e media impresa locale i temi del welfare aziendale e della conciliazione assumeranno sempre maggiore pregnanza: innovative e adeguate forme di risposta per lavoratrici, lavoratori e famiglie sono indispensabili per rafforzare e qualificare l’occupazione con particolare riferimento alla tutela delle donne nel mercato del lavoro.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro da Lei svolto in consiglio regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole.
Voto 6: il ruolo svolto in consiglio per assessori e consiglieri è piuttosto limitato nell’iniziativa per le disposizioni statutarie e regolamentari e quindi a livello personale non soddisfacente. Il ruolo è svolto più a livello politico nell’ambito delle discussioni di maggioranza.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro della giunta regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole.
Voto 8: quello che posso dire è di essere soddisfatta del lavoro svolto dall’assessorato, sostenuto peraltro dalla giunta e dal consiglio nel merito delle scelte e soprattutto delle linee di indirizzo. Personalmente credo di aver tenuto fede concretamente e positivamente all’impegno di proporre una nuova visione del welfare sia nella programmazione, che nel metodo di lavoro e nelle forme di collaborazione tra gli attori territoriali. L’innovazione del welfare regionale ha richiesto tempi lunghi di riprogettazione premiati oggi da cambiamenti strutturali profondi: ricomposizione e miglior utilizzo delle risorse, corrispondenza problemi-soluzioni, nuove forme di alleanza pubblico-privato e arricchimento del sistema di programmazione territoriale di attori “non convenzionali”. Per tante azioni si tratta di una preziosa eredità di esperienza e risultati che chi ci seguirà sarà chiamato a raccogliere.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro del consiglio regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole.
Voto 6: credo che ci sia molta dispersione nei tempi e nei modi della discussione poco orientati a obiettivi concreti.
Attribuisca un voto da 0 a 10 all’azione svolta da Confartigianato Liguria nei confronti dell’attività della Regione Liguria e lo motivi in un massimo di 30 parole.
Voto 8, per la costanza e la tenacia, presenza e iniziativa.
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