Se negli ultimi 5 anni i canoni di affitto delle abitazioni si sono ridotti del 12,5%, e i negozi hanno registrato quasi un tracollo (-26%), ora l’effetto Expo rilancia le locazioni ma solo a Milano (+6,7% nei primi nove mesi del 2014) mentre continua il calo a Bari (-9,8%) e Roma (-5,5%) e frena la caduta a Firenze (-0,6%), Bologna (-0,3%) e Napoli (+0,5%). A rilevare questo scenario è il Rapporto sulle locazioni 2014 elaborato, con il supporto scientifico di Nomisma, da Solo Affitti, il franchising immobiliare che in Italia ha 350 agenzie. «Per il 2015 – afferma Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – prevediamo una generale stabilità sia della domanda sia dell’offerta di immobili in affitto. Sul fronte dei canoni di locazione non dovrebbero esserci ulteriori riduzioni significative tranne in alcune città del sud Italia, come ad esempio Napoli, in particolare nelle zone centrali, mentre a Torino i prezzi potrebbero tornare a crescere».
L’andamento delle locazioni in Italia
In un panorama nazionale di arretramento contenuto (-1,6%) dei canoni d’affitto nel 2014 ci sono ancora città che registrano cali vicini alla doppia cifra proseguendo la caduta generale dei due anni precedenti (2012 e 2013). Le flessioni maggiori nei primi nove mesi di quest’anno sono state a Bari e a Venezia (Mestre), rispettivamente -9,8% e -7,7%. Il ribasso degli affitti nella Capitale ha percentuali analoghe a Perugia (-5,6%), Genova (-5,4%) e Potenza (-5%). Nel segno della stabilizzazione gli affitti a Trieste (-2,6%), Cagliari (-2,4%) e Aosta (-1,9%). Come a Milano, sulla scia della risalita i canoni anche a Catanzaro (+4,5%) dove però i prezzi erano e rimangono mediamente tra i più bassi d’Italia. Situazione quasi invariata a Campobasso (-0,5%) e Palermo (+1%). A Milano sono cresciuti di oltre il 10% i canoni di abitazioni con garage. A Venezia (-9,1%), Genova (-7,7%) e Roma (-7,5%) soffrono di più le abitazioni arredate.
La cedolare secca
Per il rapporto di Solo Affitti ha soppiantato ormai la tassazione Irpef: nelle principali città del Paese, oggetto dell’indagine, viene preferita in quasi 9 nuovi contratti su 10 (87%) e si spinge anche oltre in città come Venezia (95%) e Roma (94%). Resta elevata a Bologna (90%) con Firenze (88%), Napoli e Bari (85% ciascuno) nella media nazionale. La cedolare secca al 10% nei contratti a canone concordato ha maggiore successo a Bologna (83%) Genova (70%), Roma (69%), Venezia (64%) e Firenze (61%).
I canoni medi
Il prezzo medio di locazione nei capoluoghi di regione del nostro Paese nel 2014 è di 507 euro. Occorrono mediamente dai 38 ai 55 euro in più se l’appartamento è ammobiliato (545 euro) o dotato di garage (562). Milano è la città più cara per gli affitti (canone medio di 894 euro) e, rispetto al 2013, supera anche Roma (827 euro). Seguono Firenze (624 euro), Venezia (554 euro), Napoli (514 euro) e Bologna (509 euro). Gli alloggi in affitto più economici si trovano a Perugia (363 euro), Catanzaro (379 euro), Potenza (399 euro), Campobasso (401 euro) e Genova (430 euro).
Stabili i tempi di ricerca della casa
Il tempo medio necessario a trovare un appartamento è di 2,5 mesi, sostanzialmente in linea con il 2013 (2,6). Si impiega meno per arrivare alla firma del contratto in centro e semi centro, poco più di 2 mesi, mentre nelle zone di pregio e in periferia ci vogliono quasi 3 mesi. I capoluoghi dove la ricerca dura di meno sono Catanzaro (1 mese e mezzo) e Firenze (1,7), quelli dove dura di più sono Genova (quasi 4 mesi) e Napoli (3,3). Tempistiche in ogni caso molto più celeri di quelle necessarie per chiudere una compravendita: in questo periodo mediamente ci vogliono più di 9 mesi (stima Bankitalia 9,3 mesi).
Il comparto commerciale. Mediamente in Italia nel 2014 i canoni di locazione a uso commerciale, scontando la crisi, hanno subito una flessione del 5,3%. Livelli costanti di decremento si registrano ormai dal 2010. Il Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti fotografa un deciso ridimensionamento delle quotazioni della Capitale, sul fronte commerciale: nei primi nove mesi di quest’anno sono calati del 7,3% gli affitti degli uffici, e di oltre il 5% i negozi. Cali più sensibili che a Roma, e spesso a due cifre, si sono avuti per le attività commerciali ad Aosta (-14%), Genova (-13,2%), Ancona (-12,6%), Firenze (-12%) e Perugia (-10,4%). I negozianti che devono sborsare canoni d’affitto mediamente più elevati sono milanesi (1.283 euro), romani (1.255 euro) e napoletani (1.088 euro). In tutti gli altri capoluoghi italiani il canone medio resta sempre sotto i 1.000 euro.