A tenere a battesimo il nuovo stabilimento Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga è arrivato Matteo Renzi. «Raccontate questa storia che risale a tanti anni fa, al 1890». Esordisce così nel discorso alla presenza di tantissime autorità locali e degli investitori arabi della famiglia Mubadala. Il premier ha parlato di futuro incitando a non averne paura e a scrivere la storia perchè quella della Piaggio è una storia non solo da raccontare, ma a cui è bello appartenere.
La Piaggio non ha avuto paura del futuro, dice Renzi: «L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé. Noi puntiamo all’appartenenza a un marchio che fa la storia e guai a pensare che il mondo del lavoro possa essere terreno di scontro perchè a tutti noi ciò che ci lega è l’idea di appartenere a una storia che dobbiamo scrivere».
Ripercorrendo la storia dello stabilimento Renzi dice: «Il mercato globale è un luogo di opportunità, non di paura. La Piaggio invece di percorrere le strade, percorre i cieli e decide di avere la sua casa qui in Liguria e poi arriva il 2006 quando la situazione sembra cotta, finita, impossibile da rilanciare e invece interviene la Mubadala Development da Abu Dhabi e grazie ai lavoratori che insisitono e alla tenacia dei soci, la Piaggio sembra ripartire»
Per il presidente del Consiglio l’impresa è all’avanguardia in Europa e nel mondo: «Questa storia ha un punto comune con tutto il resto ed è la parola futuro. Qui dentro avete sempre avuto voglia di immaginare il futuro e non è un momento facile perché viviamo con il freno a mano tirato in Italia. Il futuro ha smesso di essere un’opportunità ed è solo una minaccia, sembra essere qualcosa dal quale difendersi. Invece Piaggio non ha mai avuto paura del futuro non perchè non ci siano stati momenti di difficoltà, ma voi dimostrate che questa è la cifra dell’Italia essere orgogliosi della nostra storia delle nostre radici e le nostre radici hanno bisogno di ali».
127 mila metri quadrati di spazi, «ma la fabbrica più grande che si inaugura oggi – dice Renzi – è il nostro desiderio di non accontentarci di fare le comparse, il nostro desiderio di non stare ai margini della foto di gruppo del mondo, il nostro desiderio di non essere dei numeri. Noi siamo le donne e gli uomini che rappresentano un Paese che ha scritto pagine meravigliose, ma che è convinto che il meglio debba ancora arrivare».
L’a.d. Carlo Logli dichiara: «Dobbiamo avere una visione strategica, innovare e rinnovarci, anticipando o rispondendo alle esigenze del mercato. Un esempio è il nostro P1HH, emblema di come lavora una squadra. In Liguria creare lavoro è una priorità, ma da qui e con la nostra regione dobbiamo spiccare il volo. Questa nuova fede è un atto di fiducia e coraggio».
Non sono mancati poi i ringraziamenti al ministro della difesa Roberta Pinotti: «Sono progetti innovativi, investire in questo bellissimo stabilimento vuol dire investire sul lavoro e l’Italia ha bisogno che ci siano più stranieri che decidono di portare capitali nel nostro Paese, quindi vedo tutto questo come molto positivo»
Un piccolo gruppo della Lega Nord ha mostrato il suo dissenso: «Denunciamo il fatto che tutto questo è uno specchietto per allodole. Abbiamo oltre 38 mila posti di lavoro persi e il presidente Renzi non si è fatto nemmeno vedere – dichiarano i manifestanti – avrà paura delle uova, ma le parole fanno molto più male».
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