L’indice di dipendenza è dato dal rapporto fra il numero di persone in età non attiva (meno di 15 anni e più di 64 anni) e la popolazione in età da lavoro. Tale parametro aiuta a comprendere la conformazione sociale ed economica di una società. La media europea si attesta sul 49,6%, un valore superato dalla media italiana (53,1%), a dimostrazione dell’ampio numero di persone “non indipendenti” presenti nel nostro Paese, come in genere accade nelle economie avanzate. Tra i 27 Stati dell’Ue, l’Italia è superata da Francia (54,5) e Svezia (54). Il dato minore appartiene alla Slovacchia (38,9%). (figura 1)

La Liguria è saldamente in testa alla classifica delle regioni italiane. Il dato (65,7%) la colloca ben oltre Friuli Venezia Giulia (57.6%) e Toscana (57,3%). Nel fondo della classifica si trovano la Sardegna (47,3%) e la Campania (48,6%). Valori di carico strutturali come il dato ligure, implicano una difficile sostenibilità economico sociale fra le generazioni “fuori e dentro” il lavoro. L’Italia mostra una netta differenziazione fra un Nord dove il dato è preoccupante e il Sud dove tale dato è più vicino alla media europea (largamente influenzata dai Paesi di nuova adesione). (figura 2)

Esaminando le province, il valore minimo dell’indice di dipendenza spetta a Olbia-Tempio (44,9%) in Sardegna. Le quattro province della Liguria, superate solo da Trieste (65,7%), sono al vertice della classifica. Prima è Savona con il 64,3%, seconda è Genova con il 62,9%, terza è Imperia con il 61,5%, e infine La Spezia con il 61,4%. In generale le province che presentano un più basso indice di dipendenza sono nel Mezzogiorno, dove con esclusione di Frosinonone (49,4%) ci sono tutte le province con un indice di dipendenza inferiore al 50%. (figura 3)

Nel corso degli ultimi anni (periodo in analisi 1999-2012) l’indice di dipendenza ha mostrato una crescita costante, sia per quello che riguarda l’Italia sia la Liguria. Fanno eccezione quattro regioni del Sud: Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia, che seppure in frazionale diminuzione hanno visto scendere il loro dato. L’Italia è passata nel corso del periodo che intercorre fra il 1999 e il 2012, dal 47.4%al 53,1%, mentre la Liguria è passata dal 53,8% al 62,7%. I maggiori incrementi si riscontrano in tre regioni del Nord, la Liguria, la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia. (figura 4)

Fonte dati: Istat (2012)