Circa 700 addetti diretti, 110 milioni di euro di fatturato annuo complessivo e un indotto che vale oltre 300 milioni l’anno: le aziende genovesi del settore nautico sono sempre più importanti nell’economia cittadina e ora intendono lavorare insieme per dialogare con le istituzioni e far diventare lo yachting professionale una delle vocazioni strategiche di Genova, insieme al porto all’hi tech, alla cultura e al turismo. Hanno costituito Genova for Yachting, nuovo custer della nautica professionale genovese e lo hanno presentato questa mattina a Palazzo San Giorgio, con interventi di Giuseppe Pappalardo, ad di Marina Genova Aeroporto, Nicolò de Angelis, Research&Devolpment Genova Service, Fulvia Linari, presidente di San Giorgio Shipping Services, Alberto Amico, presidente di Amico&CO.
Il settore è già importante economicamente e le sue aziende collaborano da tempo, ma Genova for Yachting guarda al futuro: il potenziale di ulteriore sviluppo per il cluster nautico genovese è notevole. Le grandi imbarcazioni da diporto e i super yacht nel mondo costituiscono una flotta di oltre 500 unità, che diventeranno 6.200 entro il 2023. Una flotta che genera una spesa operativa annuale diretta stimata sui 6 miliardi di euro. Genova può ragionevolmente proporsi di assorbire una parte consistente di questa somma: il Mediterraneo è la meta favorita di queste grandi unità, durante la stagione estiva per il charter e il turismo, in inverno per le attività di manutenzione e refitting. Oltre la metà di questa flotta dimora stabilmente nel bacino mediterraneo durante i mesi invernali. E Genova occupa una posizione strategica, a ridosso dell’Italia del Nord e del Sud Europa e vicina a Corsica e Sardegna. Soprattutto, la città ligure può contare su una tradizione e un know how in fatto di manutenzione e refitting che nessun altro porto mediterraneo possiede. Non c’è pezzo di ricambio, hanno spiegato gli esponenti del nuovo cluster, che a Genova non si possa trovare o costruire.
L’associazione al momento conta 27 aziende, nei settori servizi, marina, cantieri e tecnologie: Amico Servizi srl, Femobunker srl, Molo Vecchio Marine Supplies srl, Pesto Sea Group srl, San Giorgio Shipping Services srl, Scs Ship & Crew Services srl, per i servizi; Marina Genova Aeroporto srl, Marina Molo Vecchio srl, Molo Vecchio Crociere srl, Marina Porto Antico spa per i marina; Amico&Co srl, Cantieri Navali di Sestri srl, Cantieri Navali Genovesi srl, Gatti srl, Genoa Sea Service srl, Yachtline Arredomare 1618 spa, Consorzio Assistenza Nautica per i cantieri; Ab Volt srl, Acier Steel srl, Cn Sat srl, Cooperativa Steel Works, Interni Navali Genovesi srl, Lisi Arredamenti srl, Montonautica Sorin Diesel sas, Schembri E Gardella Verniciatura Yacht, Tecnomarine srl, Viacava srl per le tecnologie.
All’incontro erano presenti Giovanni Toti, presidente della Regione, Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Camera di commercio Paolo Odone, il segretario generale della Camera Maurizio Caviglia, Pietro Paolo Giampellegrini, segretario generale della Regione, e Mauro Sanguineri, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale.
Le istituzioni hanno accolto con favore la propsettiva di dialogare con un associazione anziché con singole aziende: sono molti gli impegni da affrontare inseme, in primo luogo la ridefinizione del waterfront di Levante, dove la nautica dovrebbe avere una presenza strategica. Le aree dedicate alla nautica professionale del resto sono fortemente integrate con il territorio e a basso impatto ambientale, spesso creano servizi e luoghi utili alla città, e possono interagire con le attività turistiche e culturali, in pieno sviluppo.