Nella scala da 1 a 10 il giudizio sull’offerta turistica ligure si ferma a 7.3, un voto che raggiunge 7.5 se si considerano i soli turisti internazionali. È quanto emerge dal monitoraggio del Piano pluriennale per il turismo, che attraverso indicatori quali il tasso di destagionalizzazione, il tasso di spesa turistica, l’occupazione generata dal turismo e la soddisfazione della domanda, permette di capire come sta andando il comparto.
La migliore soddisfazione arriva dalla qualità della ristorazione locale: 7.7 con un massimo di 7.9 espresso dagli stranieri. Subito dietro l’offerta enogastronomica del territorio: 7.5 con un 7.8 da parte degli stranieri. Apprezzati anche l’impiego di prodotti locali (7.6) e la valorizzazione della tipicità dei piatti e dell’identità territoriale (7.5).
Anche sugli alloggi il voto medio è di 7.5 e – a differenza degli stereotipi – la popolazione viene cosiderata ospitale (7.5 per gli italiani, 7.8 per gli stranieri), aspetto che per i turisti è preponderante rispetto al resto, con il 29,2% delle preferenze sugli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno.
Confrontando il dato 2015 con il 2014 però, emerge un sensibile calo del giudizio dei turisti sulla Liguria: il totale degli aspetti che vanno a comporre la categoria territorio/destinazione aveva raggiunto l’8.6 (nel 2015 7.3), le strutture di alloggio 8.5 (7.4 nel 2015) e la ristorazione 8.4, (nel 2015 7.4) mentre l’offerta turistica nel complesso era a 7.8 contro il 7.3 del 2015.

Circa 2 milioni di turisti stranieri hanno soggiornato almeno una notte nelle strutture ricettive alberghiere e complementari della Liguria nel corso del 2015, un numero in crescita negli ultimi quattro anni. Aumentano le provenienze dai mercati consolidati (Francia, Germania, Svizzera eccetera) e da quelli nuovi (Cina, Russia, anche se c’è stata una contrazione notevole tra i russi), fanno eccezione solo Austria, Paesi Bassi, Romania e Danimarca.
L’analisi sul grado di diffusione della cultura digitale conferma che il web è utilizzato nell’intermediazione commerciale e sempre in più numerosi casi come canale diretto di vendita. In Liguria le strutture ricettive dotate di un servizio booking online sono state l’85% del totale nel 2015, percentuale in crescita dal 2013 (circa il 65% nel 2013 e il 75% nel 2014). D’altro canto i turisti sono sempre più propensi a utilizzare il web per prenotare le proprie vacanze: nel 2013 solo il 41% prenotava via Internet e adesso la quota è salita al 65% circa. Aumentano sia le prenotazioni tramite sito web della struttura, sia le prenotazioni tramite grandi portali.
Secondo il monitoraggio occorre lavorare sul tasso di destagionalizzazione, anche se la concentrazione di arrivi e presenze nella cosiddetta alta stagione si è un po’ diluita: rispetto ai due anni precedenti gli arrivi si fermano al 53% e le presenze al 61,4%, mentre erano rispettivamente il 55,5% e il 63,3% nel 2014 e il 55,9% e il 63,4% nel 2013.
Negli ultimi tre anni la spesa turistica (esclusa la spesa di viaggio) è cresciuta più del 4%.

Rispetto al 2014 si spende di più per il viaggio e l’alloggio, sia per gli italiani che per gli stranieri, mentre per i pacchetti all inclusive cresce la spesa del turista organizzato straniero (circa 50 euro in più al giorno pro-capite) e rimane pressoché invariata quella degli italiani.
Per gli acquisti sostenuti sul luogo di vacanza, al contrario rimane sostanzialmente stabile la spesa media giornaliera dei turisti stranieri (63 euro in media al giorno) mentre aumenta di circa 7 euro al giorno procapite quella degli italiani (63 euro nel 2015, 56 euro circa nel 2014),