In Liguria sono 9.660 i contratti programmati dalle imprese nel mese di gennaio, in calo di 690 unità rispetto a gennaio 2018 (aumenta però il numero di imprese che intendono assumere) e saliranno a 27.590 nei primi tre mesi del 2019, in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+1%).
È quanto emerge dal report sui fabbisogni occupazionali per la Liguria redatto da Unioncamere.
Il settore dei servizi nel complesso assorbirà il 76% delle entrate previste, in particolare i servizi alle imprese (7.330 entrate previste) e i servizi turistici, di alloggio e ristorazione (6.050) mentre l’industria il rimanente 24%.
Rispetto alla classe dimensionale delle imprese, il 66% delle entrate riguarderà quelle con meno di 50 dipendenti.
Cresce, in termini percentuali, la richiesta da parte delle imprese di profili high skill ad alta specializzazione, sia a livello dirigenziale sia tecnico, e proprio questa ricomposizione della domanda spiega l’aumento di 7 punti percentuali della difficoltà di reperimento (dal 25% di gennaio 2018 al 32% di gennaio 2019).
Nelle province
Andando a guardare i fabbisogni per provincia emerge che in quella di Genova sono circa il 22% le imprese con dipendenti che prevedono nuove assunzioni, che nel primo trimestre del 2019 ammonteranno a 16.250 (il 6,1% in più rispetto al 2018), di cui 10.210 tra febbraio e marzo: tra le figure professionali più richieste dalle imprese troviamo sempre al primo posto cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (2.020), seguono tecnici delle vendite (1.300) e conduttori di mezzi di trasporto (1.230), che insieme rappresentano il 28% delle entrate complessive previste.
Nell’imperiese su 4.920 imprese con dipendenti, il 21,8% ha comunicato l’intenzione di assumere nuovo personale. Delle 3.020 assunzioni programmate (il 2,3% in meno rispetto al 2018), di cui 1.910 tra febbraio e marzo, il 23% riguarderà cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (700), seguiti da personale non qualificato nei servizi di pulizia (380) e commessi (250).
Nel savonese il 23,3% delle imprese con dipendenti prevede 4.150 assunzioni (l’11,5% in meno rispetto al 2018), di cui 2.920 tra febbraio e marzo, che privilegiano anche in questa provincia figure legate ai servizi turistici e commerciali: cuochi e camerieri (830), personale non qualificato nei servizi di pulizia (420) e commessi (300).
Nello spezzino si registra la quota più alta di imprese con dipendenti che intendono assumere nel primo trimestre, il 26,0%. Le assunzioni programmate sono 4.180 (in calo dello 0,9% rispetto ad un anno fa), di cui 2.950 tra febbraio e marzo: al primo posto vengono richiesti cuochi e camerieri (930) e a seguire operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (510) e personale non qualificato nei servizi di pulizia (370).