La situazione ambientale sulla zona di Cairo Montenotte dopo l’incendo di ieri sera allo stabilimento Fg Riciclaggi, è monitorata dall’Arpal.
Per quanto attiene alle emissioni in atmosfera, le quattro centraline di monitoraggio della qualità dell’aria (Bragno, Mazzucca, bivio Farina, Carcare) non hanno evidenziato valori superiori alla norma per i parametri monossido di carbonio, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Durante l’incendio il regime prevalente di vento era debole da Nord: le centraline sono poste una sottovento e tre a favore di vento. Le simulazioni modellistiche effettuate con le condizioni riportate, fanno presumere che l’emissione dell’incendio sia rimasta circoscritta al sito dell’evento, con possibili ricadute fra i 3 e i 6 km dal rogo nella direttrice di massima.
Da letteratura scientifica e dall’esperienza accumulata all’interno del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente di altri casi analoghi, potrebbe verificarsi la presenza di diossina dovuta alla combustione di materiali plastici e gomme. Per questo sono stati posizionati 3 skypost – stazioni per esterni per il monitoraggio continuo del particolato atmosferico, per raccogliere polveri finalizzate alla ricerca diossina, così come si stanno effettuando – allo stesso scopo – campionamenti di acqua. Tali analisi richiederanno diversi giorni di tempo tecnico analitico.
«Siamo attivi da ieri sera con tutto il personale necessario – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone – i valori strumentali serviranno a inquadrare l’impatto dell’evento, fortunatamente attutito da una situazione meteo che ha visto le precipitazioni in intensificazione già questa mattina. Attualmente il personale Arpal sul posto sta proseguendo le attività di monitoraggio per la verifica dell’evoluzione del fenomeno».
Per quanto riguarda la Asl 2, un medico della struttura complessa di Igiene e sanità pubblica ha monitorato la situazione nella notte, mentre questa mattina era presente un tecnico del dipartimento prevenzione.