Dal 2009 in Liguria sono state segnalate 696 nuove diagnosi di infezione da Hiv. Nel 2016, ultimo dato disponibile, sono state 111. Di queste 103 riguardavano persone residenti. In pratica 6,6 persone ogni 100.000 residenti. Dei 109 casi con nazionalità riportata, 74 sono italiani (67,9%, superiore alla media nazionale e delle macro aree) e 35 stranieri. È quanto risulta dal Supplemento n1/2017 del Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità, appena pubblicato.
Dopo le Marche, la Liguria è la Regione in cui queste nuove diagnosi di infezione da Hiv riguardano in proporzione maggiore i maschi eterosessuali, seguiti da maschi omosessuali (percentuale inferiore rispetto alla media delle regioni più colpite) e dalle femmine eterosessuali. Nessuna nuova diagnosi per trasmissione di siringa infetta.
A Genova l’incidenza di nuove diagnosi di Hiv, paragonata alle province in cui il numero di diagnosi è superiore a 50, spicca ancora una volta per gli eterosessuali: 32,7% del totale riguarda i maschi (quarta percentuale italiana) e il 26,9% le femmine (seconda percentuale italiana).
Aids, Liguria regione più colpita
Come spiega bene la Lila, è il virus dell’Hiv a causare l’Aids: indebolisce progressivamente il sistema immunitario fino a non permettere più all’organismo di difendersi sufficientemente dagli agenti patogeni. Dopo alcuni anni senza sintomi possono manifestarsi diverse malattie che, senza la deficienza immunitaria, si presenterebbero solo molto raramente o non si manifesterebbero affatto. Solo questo stadio dell’infezione da Hiv si chiama Aids. Alcune di queste malattie – per esempio polmoniti, tubercolosi e determinati tipi di cancro – possono comportare un pericolo per la vita.
Qui sotto viene mostrata l’incidenza dell’Aids per regione di residenza nell’anno di diagnosi 2016 e permette il confronto tra aree geografiche a diversa densità di popolazione. Le regioni più colpite, lo specifica l’Iis, sono nell’ordine: Liguria, Marche, Umbria, Toscana, Molise.
Avere l’Aids non significa più morte certa e anche in Liguria si è passati da 869 casi di viventi nel 2005 ai 969 nel 2014. A Imperia si registra la più alta incidenza in regione per 100.000 residenti (calcolata sui casi diagnosticati nel 2016): 3,3. Incidenza più alta si registra soltanto a Lecco (4,1%), Livorno (3,8%), Terni (3,9%). Anche Siena si attesta su 3,3%. Tuttavia, l’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di interpretare con cautela il valore dell’incidenza per provincia, dal momento che non è possibile escludere la presenza di fattori logistici (ad esempio, una riorganizzazione a livello locale della modalità di invio delle schede che possa comportare una variazione del ritardo di notifica) in grado di determinare fluttuazioni significative dell’incidenza nel breve periodo.
In attesa di avere ancora maggiori dettagli sulla nostra regione (domani è prevista una conferenza stampa), l’andamento dal 2005 al 2014 vede un leggero aumento ogni anno, con l’eccezione del 2014 (vedi tabella in fondo).
Dall’inizio dell’epidemia (con il grosso delle diagnosi avvenute prima del 2003), sono 3.287 i liguri a cui è stato diagnosticato l’Aids. I casi sono in calo negli ultimi bienni, almeno così si evince dal periodo di diagnosi: erano 93 nel 2011-2012, 64 nel 2013-2014 e 61 nel 2015-2016.